La mostra “Fiume nel ricordo ungherese”, che verrà inaugurata questa sera alle ore 20 al Museo civico, è frutto della passione del giornalista e collezionista ungherese Csaba Skultèty per il passato “ungherese” di Fiume che, a partire dal 1991, ha trascorso una quindicina di anni nella raccolta e ricerca di oggetti, articoli e ricordi vari legati alla città che è stata l’unico sbocco verso il mare del Regno d’Ungheria. Come spiegato dalla curatrice della mostra, Andrea Benkõ, la mostra in questione è stata allestita per la prima volta nel 2009 presso la Biblioteca nazionale Széchényi, dopodiché una parte della collezione, ovvero i materiali scritti, è stata acquistata da quest’istituzione. Il resto della raccolta, cioè i vari oggetti, sono entrati invece in possesso del Museo di arti applicate di Budapest.
“Anche se gli esposti nell’ambito della mostra provengono da tre periodi del governo ungherese di Fiume, la maggior parte risale al periodo dopo il 1868 e l’Accordo ungaro-croato. La mostra è stata concepita come la coperta della nave sulla quale sono custoditi i resti ‘archeologici’ del passato di Fiume”, ha spiegato la curatrice. “Per gli ungheresi, Fiume vuol dire mare e apertura verso il mondo, mentre questa mostra vuole ricostruire il mosaico del mondo ungarico che non c’è più”, ha concluso Andrea Benkõ.
L’esposizione conta circa 300 esposti, tra cui numerosi libri (dai quali si potranno leggere delle citazioni tradotte in croato per l’occasione), ma anche numerose cartoline, documenti di D’Annunzio, incisioni, stereofotografie (che sono una rarità) e anche un filmato realizzato appositamente per la mostra, nel quale sono stati montati insieme spezzoni tratti dai cinegiornali. Il catalogo dell’esposizione è stato stampato in tre lingue: ungherese, italiano e croato.
All’apertura della mostra – organizzata congiuntamente con l’Istituto Balassi di Budapest, in collaborazione con la Biblioteca nazionale Széchényi e il Museo di arti applicate di Budapest – presenzieranno il direttore del Museo civico, Ervin Dubrović, il direttore dell’Istituto Balassi, Pàl Hatos, il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, e un rappresentante del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia. La mostra sarà ufficialmente inaugurata, invece, dal vicepresidente del Governo ungherese, Tibor Navracsics, e rimarrà aperta fino al 25 febbraio 2012.
(fonte “La Voce del Popolo” 1° dicembre 2011)