L’Istria è di fronte a una nuova svolta e dovrà scegliere se restare impantanata nelle sabbie mobili della mediocrità, condividendo il destino del letargo collettivo e il moto a vortice della depressione, oppure vorrà fare un passo avanti e guardare al futuro creando nuovi programmi e nuova riconoscibilità per fare la differenza e lasciarsi gli altri alle spalle.
Sono parole di Valter Flego, sindaco di Pinguente e candidato a presidente della Regione istriana, pronunciate sabato mattina all’assemblea ordinaria della Dieta Democratica Istriana, la 24.esima in ordine di tempo in vent’anni di storia della formazione politica. Analogo il ragionamento del leader dietino nonché candidato indipendente al Parlamento europeo, Ivan Jakovčić, che in questa sede ha parafrasato un vecchio assioma della selezione darwiniana: “In politica non sopravvivono né i più forti né i più intelligenti: sopravvivono invece i più adatti ad affrontare i cambiamenti in atto nell’ambiente circostante”. In altri termini, i valori tradizionali che sono stati promossi e tutelati nel corso degli anni, rimangono i valori più sacri da salvaguardare, ma non bastano più.
Per guardare al futuro – ha sostenuto Jakovčić in sede di convention all’albergo “Histria” di Verudella – è necessario “plasmare nuovi volti e favorire nuove idee”. E i “nuovi volti” si sono già fatti avanti: tra loro in primo piano il candidato alla carica di presidente della Regione, ma anche i candidati sindaci di Umago e di Fasana…
Come affrontare le imminenti elezioni e la prossima legislatura, elettorato permettendo? Per Flego, non ci sono dubbi: sempre nel rispetto sei valori basilari (regionalismo, multiculturalismo, multietnicità) e poi concedendo la priorità assoluta a progetti di rilancio economico e sociale in grado di calamitare in Regione la massima parte dei mezzi europei a disposizione della Croazia.
Senza mai rinunciare all’autonomia, però: “Non lasceremo che l’Istria si perda nel nuovo assetto territoriale croato: l’Istria deve restare autonoma, deve mantenere le competenze attuali e guadagnarne di nuove, senza mai estinguersi in una macroregione fiumana come un fantomatico Quarnero occidentale”, così Flego, che ha concluso il suo intervento affermando: “Nei prossimi quattro anni in Istria si dovranno prendere importanti decisioni sul futuro dell’economia, dei posti di lavoro, dell’energetica, dell’istruzione. Ci troviamo di fronte alla più semplice delle alternative proposte in 22 anni di democrazia parlamentare e non è una scelta tra due candidati, ma una scelta tra due idee affatto diverse dello sviluppo della Regione”.
Daria Deghenghi
“la Voce del Popolo” 25 marzo 2013
Valter Flego, candidato alla presidenza della Regione Istriana (foto www.24sata.hr)