Dopo lo sfregio, il ripristino. La scritta ”Nessun ricordo per i fascisti di ieri, nessuno spazio per quelli di oggi” – tracciata con lo spray nella notte fra venerdì e sabato, sul muro in pietra del centro di documentazione della foiba di Basovizza – è stata cancellata nel pomeriggio di ieri da una ditta esterna specializzata incaricata dall’amministrazione comunale.
«La vernice è stata eliminata con la tecnica della sabbiatura», racconta Adriano Dugulin. E cioè con getti di sabbia ad alta pressione, sparati sul muro in pietra. Lo stesso direttore dei Civici musei del Comune ha presenziato ai lavori di pulizia alla foiba di Basovizza, dove sono stati anche ripristinati gli accessi al centro di documentazione poiché, sempre nella stessa notte, i vandali avevano messo fuori uso le serrature con della colla.
Ma il vero danno, quello più consistente, riguardava il muro dove scritta spray – estesa su una superficie superiore ai venti metri quadrati – non aveva consentito l’immediato intervento della squadra comunale, pur reperibile, che però non è dotata di macchinari adeguati. «Il monumento nazionale della foiba di Basovizza è tornato alla normalità», dice Dugulin. Al Comune non resta che aspettare e saldare la doppia fattura del fabbro e della ditta specializzata.
(da Il Piccolo del 15 febbraio 2011)
