«È inaccettabile che, a distanza di tre settimane da quanto accaduto alla foiba di Corgnale, la Provincia di Trieste non abbia ancora espresso una pubblica condanna».
La critica arriva dagli esponenti di Azione Giovani che, proprio per sollecitare una chiara presa di posizione posizione da parte dell’amministrazione di palazzo Galatti, invieranno una mozione ai consiglieri di maggioranza. «Una mozione – ha spiegato il presidente di Azione universitaria Francesco Clun – finalizzata esclusivamente ad ottenere che, da parte della Provincia, arrivino parole chiare e incontrovertibili sui fatti di Corgnale, così come già accaduto per altri enti, primo tra tutti il Comune di Trieste».
Azione giovani inoltre mette sotto accusa il comportamento degli esponenti di centrosinistra che, nell’ultima seduta del consiglio provinciale, «avrebbero trasformato il dibattito in un momento di revisionismo e giustificazionismo rispetto alla tragedia delle foibe». Un atteggiamento giudicato inqualificabile che, sempre secondo Azione giovani, ha poi impedito di ottenere una dissociazione ufficiale da parte di Maria Teresa Bassa Poropat. «La presidente – aggiunge il consigliere Arturo Governa – si è limitata a definire strumentali le richieste di chiedere chiarimenti alla Slovenia e solidarizzare con gli esuli avanzate dal centrodestra».
