Una lunga pagina bianca. Aperta il 10 febbraio 1947, subito dopo la firma del Trattato di Pace che «regolava i conti» alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, e chiusa alla fine degli anni ’90. Anche se ancora molto andrebbe scritto. Perché l’oblio che ha accompagnato il dramma delle foibe non può rimanere relegato al Giorno del Ricordo istituito nel 2004 e celebrato, da allora, ogni 10 febbraio. Non basta per cancellare i non detti, le omissioni, le scelte di una classe dirigente che ha volutamente deciso di girarsi dall’altra parte. Anche per questo assume un’importanza particolare il lavoro di Maria Ballarin, docente di Religione al liceo scientifico “San Cannizzaro” di Roma che ha recentemente ha pubblicato il suo libro «Il Trattato di pace 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia».
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