“Roma è medaglia d’oro della Resistenza, ha subito il fascismo e il nazismo, la deportazione del Ghetto. È quella la nostra memoria. Altre città ricorderanno le foibe”. Luigi Nieri, esponente di Sel e vicesindaco di Roma, cancella con una battuta i “Viaggi del Ricordo”, appuntamenti che dal 2008 hanno portato alcune centinaia di studenti della Capitale nelle zone dell’esodo Giuliano e dalmata e delle foibe.
Una dura presa di posizione, che ha suscitato le critiche di molti esponenti del centrodestra capitolino. “Con queste parole ha offeso una comunità intera – ha attaccato a testa bassa Francesco Storace – lo Stato e la regione che alla Giornata del Ricordo – il 10 febbraio, ignorante! – hanno dedicato ben due leggi, una regionale e una nazionale; a Roma ha offeso la memoria che si ravviva ogni giorno e ogni anno al quartiere Giuliano Dalmata”. Parole “raccapriccianti” secondo Marco Marsilio di Fratelli d’Italia: “Inutile ricordare a Nieri che Roma ospita un intero quartiere abitato dai profughi giuliano-dalmati e istriani e dai loro eredi, e che come Capitale della Repubblica, Roma ha il dovere di onorare e rispettare l’intera memoria storica della nazione”. Mentre per Michelangelo Chinni, coordinatore romano dei giovani del Pdl, Nieri dovrebbe “provare profonda vergogna: ci aspettiamo delle scuse da parte del vice sindaco Nieri e una presa di posizione sulla vicenda del sindaco Marino”.
“La storia della nostra città, come tutti sanno, è segnata dall’occupazione nazifascista – ha replicato Nieri – Una parte significativa degli eventi attraverseranno i luoghi di una tragedia che ha lasciato segni profondi”. Che ha assicurato che “Roma Capitale è impegnata anche a tenere vivo il ricordo di episodi drammatici accaduti in altri luoghi del nostro Paese che è doveroso conservare, nell’interesse della collettività, compresa la tragedia delle Foibe”.
Roma non è nuova a questo tipo di polemiche. Appena qualche settimana fa il I municipio della Capitale aveva escluso collaborazioni con la “Casa del Ricordo”, l’archivio-museo dell’esodo inaugurata lo scorso giugno nella Capitale, suscitando la dura reazione delle associazioni degli esuli istriani e dalmati.
(fonte www.huffingtonpost.it 16 agosto 2013)