ROVIGNO – Lasciandosi alle spalle una grossa mole di lavoro svolto, di cui gli argomenti trattati a Rovigno lunedì sera hanno rappresentato una consistente fetta, l’Assemblea dell’Unione Italiana può ora pensare alla sua pausa estiva, un po’ come fanno in questo periodo i parlamentari dei vari stati. È stato infatti assolto, con il sostegno della stragrande maggioranza dei consiglieri presenti, un punto particolarmente importante e “sostanzioso”, già a leggerne il solo nome: la ripartizione dei fondi previsti dal governo italiano, ai sensi della Legge 193/04 (prorogata dalla Legge 296/2006) per attività, iniziative e interventi a favore della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia per il 2008, nonché l’utilizzo e la ridestinazione degli avanzi contrattuali, degli interessi maturati, dei mezzi inutilizzati, dei progetti ricaduti e dei contratti rescissi a valere sulla Legge 19/91 e successive estensioni e modificazioni al 31 dicembre 2007. Complessivamente, si accennava già nell’edizione di ieri, 10.156.532,99 euro. Poche le richieste accolte dalle istituzioni della CNI: i fondi sono stati “assorbiti” da quella che un tempo costituiva l’attività ordinaria e che invece ora è stata trasferita alla Convenzione MAE – UI con un raddoppio degli importi al fine di garantire – visti i tempi lenti della realizzazione – una certa tranquillità nei finanziamenti almeno per due anni (2008 e 2009). Complessivamente, si accennava già nell’edizione di ieri, 10.156.532,99 euro. Poche le richieste accolte dalle istituzioni della CNI: i fondi sono stati “assorbiti” da quella che un tempo costituiva l’attività ordinaria e che invece ora è stata trasferita alla Convenzione MAE – UI con un raddoppio degli importi al fine di garantire – visti i tempi lenti della realizzazione – una certa tranquillità nei finanziamenti almeno per due anni (2008 e 2009). Tra i progetti più “pesanti” in termini di fondi assegnati, quello della Casa di riposo per gli anziani della CNI, gli esuli, ma aperta comunque a tutti, che potrebbe sorgere in Istria; l’iniziativa, per la quale sono stati “messi da parte” – attualmente si stanno predisponendo gli studi di fattibilità – 4.664.889 euro, è stata indicata quale uno dei “grandi progetti” da realizzare in primis stando a quanto stabilito in sede di Comitato di coordinamento per le attività a favore della CNI.
Primo assestamento
del Preventivo 2008
Accolte a palazzo Milossa le prime modifiche e integrazioni al Programma di lavoro e al Piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2008. Una manovra determinata dalla riduzione dei fondi assicurati dallo stato italiano all’Università Popolare di Trieste per le attività previste nell’ambito della collaborazione con l’Unione Italiana; un “taglio” di oltre 60mila euro che va a incidere direttamente sui programmi delle istituzioni della CNI e sull’attività ordinaria dell’UI, con la conseguenza di una compressione. Anche altre modifiche sono però intercorse sulla materia finanze rispetto alla pianificazione. Così a esempio il contributo finanziario all’Unione Italiana per il 2008 da parte del Consiglio per le Minoranze Nazionali della Repubblica di Croazia, pari a 129.397 euro, è superiore di 20.317 euro rispetto a quanto previsto dal Programma di lavoro e Piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2008. Incrementati di 20mila euro anche i mezzi stanziati all’UI da parte dell’Ufficio per le Nazionalità del Governo della Repubblica di Slovenia (42.800 euro), come pure i fondi della Regione Istriana – Assessorato per le Comunità Nazionali (41.095 invece che 40.928 euro). D’altra parte, le entrate proprie derivanti dagli immobili di proprietà dell’Unione Italiana dati in affitto a terzi saranno inferiori di 3.130 euro rispetto a quanto preventivato. Inoltre, stando alle nuove indicazioni del Ministero degli Affari Esteri italiano relative alla Legge 193/04, non sarà più possibile programmare sul Cap. 4062, accantonamenti per Fondi di riserva o per Fondi di emergenza, pertanto detti accantonamenti, pari complessivamente a 235euro sono depennati. Degli avanzi finanziari dell’UPT per il 2007, pari a 454.561 euro, 201mila sono già stati impegnati nel primo assestamento. Complessivamente, per la realizzazione delle attività a favore della CNI in Croazia e Slovenia per il 2008, all’Unione Italiana in qualità di ente propositivo sono stati assicurati 6.591.303 euro invece dei 6.652.452 euro sui cui si aveva fatto affidamento nella stesura del Programma di lavoro e al Piano finanziario 2008. Un ridimensionamento di 61.149 euro e pertanto, con la delibera approvata dall’Assemblea di Rovigno, i consiglieri invitano “il Governo italiano a ripristinare i finanziamenti decurtati”.
Contributi pro mobilità
Norma Zani, responsabile del Settore Educazione e Istruzione della Giunta esecutiva, ha presentato all’Assemblea UI un’informazione relativa alla fruizione dei contributi pro mobilità destinati agli operatori didattici che operano nelle istituzioni prescolari e/o scolastiche della CNI in Croazia e che risiedono a più di 35 chilometri di distanza dalla città in cui svolgono il proprio lavoro. Dall’analisi degli effetti determinati dall’applicazione del nuovo regolamento in materia approvato dall’Assemblea UI il 29 ottobre scorso, è emerso che rispetto al periodo 2006/2007, nell’anno scolastico 2007/2008 si è avuta una lieve diminuzione dei contributi erogati, in media del 7 per cento, che passano da 40 a 33. Le richieste di assegnazione di gratifica dal Fondo mobilità sono state presentate da tredici istituzioni (su 26 istituti operanti in Croazia). Il bacino che usufruisce maggiormente della mobilità dei docenti provenienti da altre località è quello di Buie (con dodici operatori scolastici) che insieme con Cittanova, Parenzo e Rovigno forma il 78% delle richieste. Le discipline maggiormente rappresentate sono l’insegnamento di classe (in costante crescita), l’educazione prescolare, la lingua italiana e la lingua croata.
La Consulta dei fedeli
Una nuova realtà si sta affermando nell’ambito del sistema CNI: la Consulta dei fedeli dell’Unione Italiana. Nominato, per il momento, un gruppo di lavoro per la formazione dell’organismo che, in futuro, potrebbe anche trasformarsi in una specie di forum. Un segnale di attenzione nei confronti delle problematiche religiose e dei fedeli.
Nello spiegare l’iniziativa, il presidente dell’Assemblea Furio Radin ha ricordato che per molti anni in seno all’Unione Italiana non si è avuto modo di organizzare questa dimensione che è indubbiamente presente e radicata, che ha le sue specifiche esigenze, le attività da proporre e portare avanti ma anche diversi problemi come lo ha dimostrato di recente il caso della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio a Pola in cui, contro ogni tradizione consolidata da decenni, il giovane padre Tomislav Hrstić aveva cercato di proibire al coro della chiesa di eseguire un canto liturgico in lingua italiana durante le celebrazioni della messa domenicale. Ed era stato per l’appunto lo stesso Radin, nel corso di una conferenza stampa convocata per esprimere sostegno e difendere i diritti dei professanti la fede cattolica, i diritti dei connazionali, il bilinguismo, ad annunciare l’iniziativa della costituzione di una Consulta dei fedeli dell’Unione Italiana. Il compito di procedere con la realizzazione dell’iniziativa è stato affidato a Zelinda Štrkalj di Capodistria, Franca Moscarda di Gallesano, Anita Budicin di Pola, Gianfranco Abrami di Umago e Lucia Scrobogna Malner e Ardea Juranić, entrambe di Fiume, che fanno parte del Gruppo di lavoro per la formazione della nuova Consulta dell’UI.
In quanto a nomine decise lunedì sera a Rovigno, a Sandro Kravanja di Pirano è stato affidato l’incarico di rappresentare l’Unione Italiana nell’Assemblea della S.r.l. Centro di Promozione dell’Imprenditoria (CPI) che opera nella città di Tartini, mentre tra gli atti approvati anche la delibera sulle modifiche e le integrazioni al Regolamento sull'assegnazione di punteggi attività attinenti il Fondo di promozione per le attivià istituzionali delle Comunità degli Italiani.
Ilaria Rocchi-Rukavina