(AGI) – Milano, 10 feb. – La giornata era dedicata ai caduti nell'espletamento del dovere, delle vittime, civili e militari, dl terrorismo, della criminalita' e della violenza. Ma c'e' stato spazio, nella commemorazione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, anche per le vittime delle Foibe e, soprattutto, per Eluana Englaro. Ad aprire le celebrazioni e' stato il presidente del Consiglio provinciale, Giulio De Capitani, che ha ricordato l'origine della giornata, istituita dalla Regione quattro anni fa, e le ragioni: "custodire la memoria – ha detto – significa acnhe imparare a riconoscere i pericoli e le insidie del presente, comprendere la nostra societa' nei suoi segnali di allarme e di crisi, mantenere l'attenzione vigile e intransigente nei confronti della difesa dei diritti". "Questa e' la cerimonia – ha detto Formigoni – che Regione Lombardia tiene da diversi anni a ricordo di coloro che sono caduti vittime del crimine, cioe' di tutti quei servitori della comunita' umana che siamo che hanno offerto la loro vita per salvare nostri concittadini. Ma oggi – ha aggiunto – e' anche la giornata del ricordo delle vittime delle foibe e ho levato un pensiero commosso a coloro che morirono per il semplice fatto di essere italiani, che furono mandati a una morte orrenda. Infine, ho ribadito una volta' di piu' il mio profondissimo dolore e rammarico per la morte di Eluana Englaro. Sono convinto che la sua morte debba rafforzare in noi i sentimenti di solidarieta' e di vicinanza alle persone malate".