Anche quest’anno il Giorno del Ricordo ha visto organizzate numerose iniziative, di diverso tipo, a Bologna e provincia. Grazie all’impegno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Comitato provinciale di Bologna, in particolare di Marino Segnan, presidente provinciale dell’ANVGD, e con il contributo organizzativo di Provincia, Comune di Bologna, Comuni di San Lazzaro di Savena, Zola Predosa e Casalecchio, Budrio, Bentivoglio, Molinella e Imola, Quartieri San Donato e San Vitale, per dieci giorni ha preso vita un fitto programma di commemorazioni, conferenze, letture e concerti.
Il primo momento significativo si è svolto lunedì 4 febbraio: il Consiglio Provinciale si è riunito in seduta solenne, presente la presidente, Beatrice Draghetti, per celebrare il giorno del Ricordo, ascoltando una relazione di Luciano Monzali, studioso e docente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari. Lo studioso ha ripercorso gli eventi che portarono a quell’intensificarsi di violenze che costrinse gli italiani a lasciare le proprie terre, culminando con l’uccisione di tanti. Il professor Monzali ha anche analizzato l’accoglienza da parte delle popolazioni locali degli esuli e il loro progressivo radicamento segnato dal successo di tanti che qui hanno trovato casa.
Anche il Consiglio Comunale di Bologna si è riunito in seduta solenne per celebrare il Giorno del Ricordo, alla presenza del sindaco, Virginio Merola e della presidente del Consiglio, Simona Lembi. Venerdì 8 febbraio, avanti ad un folto pubblico, comprendente anche alcune classi delle scuole superiori “Galvani” e “Itis Belluzzi” , Marina Cattaruzza, docente di storia contemporanea dell’Istituto di Storia dell’Università di Berna, ha presentato una relazione su “L’esodo dall’Adriatico orientale tra storia e memoria”. L’autrice, autorevole studiosa della storia dei paesi dell’Adriatico, ha invitato a guardare gli eventi dell’esodo all’interno di un contesto più ampio, che di esodi ne ha visto innumerevoli. All’analisi dei fatti puntuale e documentata è seguita una seconda parte in cui è stato spesso citato il libro “Bora” di Nelida Milani e Anna Maria Mori, attendibili testimoni oculari degli eventi, racconto prezioso e lucido, che riporta con qualità letteraria i fatti. La bella relazione della professoressa Cattaruzza è disponibile sul sito ANVGD per gentile concessione dell’Autrice.
Domenica 10 si sono svolte diverse manifestazioni: la mattina, alle ore 10, è stata deposta una corona d’alloro sulla lapide posta in Stazione, al primo binario, che ricorda il passaggio del treno che portava gli esuli nelle varie città di destinazione, presenti l’assessore Matteo Lepore e la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi. Alle ore 11, è stata deposta una corona d’alloro alla rotatoria Martiri delle Foibe, in via Cristoforo Colombo.
Nel pomeriggio a San Lazzaro di Savena si è svolta una suggestiva e partecipata cerimonia ufficiale. Davanti al monumento ai Martiri delle Foibe, nella via a questi Martiri dedicata, sono intervenuti il Sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli; il presidente provinciale dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Marino Segnan; la Presidente Giunta Regionale Emilia Romagna, Palma Costi, del parroco di San Lazzaro, mons. Domenico Nucci e diverse autorità civili e militari. Davanti ad un pubblico numeroso, alla presenza dei gonfaloni di Provincia e Regione e ai labari di diverse associazioni d’arma, mentre suonava il silenzio, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento dell’artista Achille Ghidini.
Altri momenti sono seguiti nei giorni successivi. Lunedì 11, nel Comune di Zola Predosa, è stato proiettato il documentario ANVGD sull’esodo “La memoria negata”. È seguita una conferenza di Marino Segnan, Paolo Jelic e Maria Grazia Benci, testimone di un doppio esodo. Presentazione dell’Assessore alla cultura, Antonio Buccelli.
Martedì 12, nella Casa della Conoscenza, a Casalecchio di Reno, si è tenuta una serata, promossa dal Comune, intitolata “Storie della frontiera occidentale”. I volontari del gruppo “Legg’io” hanno magistralmente letto brani da libri di Stefano Zecchi, Fulvio Tomizza, Anna Maria Mori, Nelida Milani, Marisa Madieri e Carlo Sgorlon. Dietro di loro scorrevano le immagini del documentario ANVGD “La memoria negata”.
Un altro appuntamento di grande significato si è svolto sabato 16 febbraio. Alle ore 11, in via dell’Artigiano, nel Quartiere San Donato, dove sorgeva il Villaggio Giuliano, davanti ad un numeroso pubblico è stata ricollocata una lapide ritrovata e restaurata che dice ” La Nazione ai giuliani e ai dalmati fedeli nel dolore delle memorie alla patria immortale”. È stata anche posta una targa con una sintetica spiegazione del valore della targa e della presenza di tanti esuli in quel posto. La cerimonia, alla quale hanno preso parte il presidente del Quartiere San Donato, Simone Borsari, autorità civili e militari ed Esuli, ha suscitato un vivo interesse tra giovani e meno giovani, rinnovando i ricordi di chi nel “villaggio giuliano” è vissuto e facendo conoscere questa realtà (che oggi non esiste più, in quanto le casette del villaggio sono state abbattute circa vent’anni fa e oggi al suo posto sorge una recente costruzione) alle nuove generazioni. La cerimonia è stata accompagnata dalle musiche eseguite da un gruppo di studenti di tromba della scuola Media “Besta”.
Domenica 17, nella Sala Silentium del Quartiere San Vitale, il Coro San Michele in Bosco – A.N.V.G.D., diretto da Alberto Spinelli ha presentato il “Concerto per il Giorno del ricordo”. L’appuntamento, alla sua seconda edizione, ha visto i posti della sala rapidamente esauriti. Il programma presentava musica corale alternata a musica per pianoforte a quattro e sei mani. Il Coro ha eseguito il raffinato “Cantique de Jean Racine” di Gabriel Fauré, un brano per Coro femminile a tre voci di Gioachino Rossini, “La Carità”, il tormentato “Canto autunnale” di Felix Mendelssohn, concludendo con due brani verdiani: “O Signore dal tetto natio” e “Va pensiero”. Accompagnava sul bel pianoforte Steinway della Sala, il Maestro Paolo Passaniti. Il direttore, Alberto Spinelli, e Paolo Passaniti hanno quindi eseguite a quattro mani musiche la Danza Slava op. 46 n. 3 di Antonin Dvorak e una trascinante Ouverture da La Gazza ladra di Rossini. Il Concerto si è concluso con la bella Fantasia da l’opera La Traviata scritta per pianoforte a sei mani dal compositore Giusto Dacci. Al pianoforte si sono seduti Filippo Bergonzoni, Andrea Corridoni e Alberto Spinelli. Alla fine applausi entusiasti per tutti.
Sabato 23 febbraio, una delegazione del Comitato provinciale A.N.V.G.D. di Bologna ha deposto una corona d’alloro al cippo collocato nel Giardino Martiri dell’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, via Don Luigi Sturzo, 42.
Da segnalare, infine, che saranno fatte delle conferenze in alcuni Istituti Superiori e che la presidenza del Consiglio comunale, con la collaborazione del Comitato provinciale A.N.V.G.D. di Bologna, ha predisposto e inviato a tutti gli istituti superiori di Bologna e provincia il DVD “Esodo. Una storia dimenticata” perché sia disponibile come supporto didattico a completamento di quella parte di storia non ancora scritta su molti libri di testo;
Le iniziative si sono spostate anche fuori provincia. Sabato 9 febbraio, a Quattro Castella (RE), dove riposano le spoglie di Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe, presso la scuola media si è svolta la cerimonia di premiazione degli allievi delle scuole ed è stata consegnata la targa intitolata a “Graziano Udovisi un Testimone Italiano” a Rossana Mondoni, studiosa delle vicende storiche del confine orientale dopo la II Guerra mondiale. L’iniziativa è a cura della Famiglia Udovisi e del Comitato ANVGD di Bologna.
Chiara Sirk per il Comitato ANVGD di Bologna