Il ruolo e le attività portate avanti dall’Unione Italiana e dal deputato della Comunità Nazionale Italiana al Sabor, Furio Radin, sono importantissimi nell’affermazione dei rapporti bilaterali tra Italia e Croazia. Il lavoro svolto dal deputato dell’etnia al Parlamento croato ha contribuito in maniera fattiva all’approvazione di decisioni importanti per la CNI, ma anche per i rapporti tra i due Paesi. Così il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, durante l’incontro con la premier Jadranka Kosor, svoltosi ieri, alla presenza di Furio Radin, dopo la firma della Dichiarazione congiunta tra il capo della Farnesina e il ministro degli Esteri croato, Gordan Jandroković. Un colloquio nel corso del quale sono state affrontate diverse tematiche, che hanno spaziato dal percorso europeo della Croazia alla recente sentenza della Corte suprema inerente alla denazionalizzazione.
L’ETNIA PUNTO DI RIFERIMENTO Frattini, durante il momento con la Kosor, ha parlato dell’UI e del deputato dell’etnia come di un punto di riferimento importante e non ha mancato di elogiarne l’operato e di ribadire l’estrema fiducia che ripone nella CNI per il futuro dei rapporti tra Roma e Zagabria, che, ha ricordato, con l’ingresso della Croazia nell’UE diventeranno ancora più intensi. Un ragionamento pienamente condiviso dalla premier Kosor che ha sottolineato, a sua volta, la collaborazione che contraddistingue i rapporti in essere tra l’Esecutivo di Zagabria, la Comunità Nazionale Italiana e l’Unione Italiana, che contribuiscono in modo importante all’affermazione del dialogo bilaterale. In tale contesto ha ricordato la recente visita a Pola, dove nella Comunità degli Italiani ha avuto modo di incontrare i vertici e i rappresentanti dell’UI, nonché i recenti risultati conseguiti per quanto attiene ai diritti delle minoranze. Risultati il cui coronamento è indubbiamente rappresentato dall’introduzione del diritto al voto aggiuntivo nella Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali.
DOPPIA CITTADINANZA, ACCELERARE L’ITER A seguire, come da tradizione in occasione delle visite del ministro Frattini in Croazia e Slovenia, uno spazio è stato riservato ai colloqui con i rappresentanti della minoranza: il presidente dell’UI, Furio Radin, e il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul, che non hanno mancato di ringraziare per gli attestati di stima espressi dal capo della diplomazia italiana. In quella sede, alla presenza dell’ambasciatore italiano in Croazia, Alessandro Pignatti Morano di Custoza, e dell’ambasciatore Mario Salvatore Bova, l’attenzione è andata ai temi particolarmente sentiti dai connazionali. In primis la sburocratizzazione delle procedure da seguire nell’ambito della collaborazione con il MAE rispetto alla quale il ministro ha affermato di ritenere importanti le recenti decisioni prese in tal senso. Passando poi a parlare dei cosiddetti “grandi progetti” è stato affermato che questi dovranno essere risolti in tempi quanto più brevi, ed è stata avviata una riflessione sulle modalità con le quali affrontare la loro realizzazione. Nel corso del colloquio è stata poi sottoposta all’attenzione del ministro la questione delle circa 3.000 pratiche per il riacquisto della cittadinanza italiana già istruite, che non vengono esaminate dall’apposita commissione intergovernativa a Roma con l’auspicata celerità. In tal senso Radin ha affermato che sarebbe importante fare in modo che i connazionali ottengano una risposta in merito entro la fine dell’anno. Una valutazione condivisa dal ministro Frattini, che già in precedenza era intervenuto su questioni attinenti alla cittadinanza contribuendo all’accelerazione dello svolgimento delle pratiche, e che si è dichiarato pronto a presentare il problema al MAI e al ministro Maroni onde velocizzare i tempi. Affrontata quindi la problematica della memoria, ovvero della tutela dei beni cimiteriali, che è molto sentita dagli esuli, e che, come ricordato da Radin, non essendo inclusa nei trattati internazionali potrà essere affrontata con spirito “più innovativo e più libero”.
Infine, non poteva mancare un riferimento relativo a una questione caldeggiata dagli appartenenti all’etnia già da anni: la legge di interesse permanente, la cui stesura e approvazione è stata ancora una volta sollecitata da Maurizio Tremul.
INCONTRO TRA GALAN E RADIN Da ricordare che nella mattinata di ieri Radin ha incontrato anche il ministro Giancarlo Galan, con il quale nel corso di un’ora di colloquio ha affrontato temantiche legate alla realtà della CNI, che l’ex governatore del Veneto conosce profondamente, e dell’UI. In tale ambito Galan ha invitato a fare riferimento a lui come a un politico amico della CNI per poter risolvere al meglio tutte le problematiche che riguardano l’etnia. Da parte di Galan pure un saluto personale alla CNI, con la quale si è complimentato per le ultime elezioni e per il livello di democrazia che queste hanno dimostrato. Galan si è augurato, infine, di venire in tempi brevi in visita alla CNI anche perché, come da lui sottolineato: “Vengo sempre volentieri in Istria, a Fiume e nelle isole, dove ho un rapporto di estrema amicizia con gli italiani che vi vivono”.
PIENA SODDISFAZIONE Una giornata intensa di incontri e di colloqui, quindi, che ha incontrato la piena soddisfazione di Radin e Tremul. “Ritengo importantissimi questi incontri, sia quelli tra i due governi sia quelli tra i governi e l’UI. È fondamentale – ha detto Furio Radin –, avere rapporti diretti a questi livelli per poter mantenere e sviluppare i diritti della CNI e ringrazio – ha aggiunto –, Frattini per essere sempre aperto agli incontri con la nostra Comunità Nazionale”. Un pensiero condiviso da Maurizio Tremul, che ha ricordato che “settembre 2010 è un mese denso di appuntamenti e impegni ai massimi livelli, con i rappresentanti dello Stato croato – la premier Kosor a Pola, il presidente Josipović a Cittanova –, e della Repubblica Italiana, il ministro Frattini e, a breve, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini”. In occasione di questi incontri – ha aggiunto –, “non solo sono stati ribaditi il ruolo e l’importanza della CNI e dell’UI, riconfermando la stima per il lavoro dell’UI e dei suoi massimi rappresentanti, ma ciò che emerge è che l’attenzione anche per iniziative e progetti concreti calati sulla CNI è permanente. In questo contesto – ha ricordato –, al ministro Frattini sono andati i nostri ringraziamenti per la revoca, in buona parte, dei tagli ai finanziamenti avvenuti nel 2009; e abbiamo colto la disponibilità del governo italiano a mantenere questa disponibilità nei prossimi anni. In effetti – così Tremul –, in questi mesi siamo riusciti a raggiungere obiettivi politici straordinari, dal voto aggiuntivo al bilinguismo sino alla riforma avviata all’interno dell’UI. Ciò che sta avvenendo è anche il frutto della rappresentatività che abbiamo saputo e sappiamo dare alla CNI e all’UI grazie anche alle riforme che abbiamo avviato e che – ha concluso –, proseguiranno in questo mandato”.