Il 21 aprile di 15 anni fa, all’età di 98 anni, è mancato Fulvio Bracco, grande figura del mondo imprenditoriale, soprattutto di quello farmaceutico e medico.
Difficile raccontare Fulvio Bracco in poche righe.
È stata una persona dai mille interessi.
La Fondazione Bracco ne incarna le sue innumerevoli sfaccettature, anche se nata nel 2010, dopo la sua morte.
Oggi voglio soprattutto ricordare il Fulvio Bracco orgoglioso di essere nato a Neresine, nell’isola quarnerina di Lussino, piccolo splendido paese mai dimenticato.
Durante la Prima guerra mondiale il suo papà Elio, con tutta la famiglia, era stato deportato dagli austriaci nel Campo di internamento di Mittergraben, probabilmente per i suoi stretti legami familiari con Francesco Salata, irredentista di Ossero che era diventato stretto consigliere del Ministro Sydney Sonnino. Elio aveva sposata la sorella di Francesco, il quale sarebbe poi divenuto Senatore del Regno d’Italia.
Neresine, sempre nel cuore di Fulvio Bracco, come il suo mare che amava e sul quale veleggiava nelle calde estati quarnerine.
Ricordiamo queste grandi figure istriane, giuliane e dalmate. Anche e soprattutto grazie a loro, e Fulvio Bracco ne è tra le più rappresentative, tutti noi esuli siamo conosciuti ed apprezzati non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo.
Anna Maria Crasti
Vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia