Intensificare e allargare la cooperazione scolastica transfrontaliera per creare le condizioni di sviluppo di una reciproca conoscenza linguistica tra i giovani del Friuli Venezia Giulia, della Carinzia e della Slovenia, che è richiesta in modo crescente dal mercato del lavoro e dalle famiglie. È quanto è emerso dai lavori del convegno “Competenze oltre in confini-Kompetenzen ohne Grenzen, Kompetence preko meja”, svoltosi ieri e oggi a Lignano, al quale hanno partecipato numerosi insegnanti e dirigenti scolastici provenienti dai tre Paesi confinanti.
L’incontro, nel corso del quale sono stati presentati e valutati come significativi i risultati raggiunti dai numerosi progetti di collaborazione transfrontaliera, rappresenta la conclusione del progetto comunitario Interreg ESCO “Educare Senza Confini”, che ha visto il coinvolgimento dell’Istituto Omnicomprensivo Bachmann di Tarvisio, della direzione centrale Istruzione e Università della Regione, dell’Educandato Uccellis di Udine e delle scuole di Villaco, Kranjska Gora e Jesenice. Al dibattito, moderato da Mario Mirasola, hanno preso parte anche i docenti delle Università di Udine, Klagenfurt e Maribor.
I relatori hanno sottolineato come il confronto, la conoscenza, lo scambio di esperienze e la mobilità rappresentino gli strumenti necessari alle nuove generazioni per abbattere le barriere che ancora esistono tra le diverse realtà nazionali contermini. Il trilinguismo in classe non inizia esclusivamente con l’apprendimento della lingua del vicino, bensì si sviluppa soprattutto con le esperienze interculturali e momenti di socializzazione nel dopo scuola: i ragazzi coinvolti nella cooperazione hanno imparato i termini nella lingua dei loro coetanei attraverso il gioco, il ballo e la pratica delle arti figurative.
I progetti realizzati hanno previsto da quest’anno anche lo scambio itinerante dei docenti, che per un determinato periodo trasmettono nel Paese vicino il sapere ai ragazzi, la cui madre lingua è un’altra. Per la continuazione e l’approfondimento della collaborazione transfrontaliera in questo settore è comunque necessario il sostegno dei decisori politici, è stato precisato all’incontro. Servirebbe naturalmente anche potenziare l’autonomia scolastica regionale, ha evidenziato a margine del convegno Patrizia Pavatti dell’Ufficio Scolastico Regionale.
(fonte www.regione.fvg.it 17 maggio 2013)