''Le minoranze linguistiche presenti nell'Adriatico settentrionale possono dare un contributo fondamentale all'integrazione ed alla cooperazione europea, ecco perche' va implementato per garantire opportuni benefici a tutta l'area transfrontaliera''. E' il messaggio derivante dalla riunione odierna del Tavolo di lavoro sulle Minoranze della Commissione bilaterale Friuli Venezia Giulia-Slovenia, presieduta dall'assessore regionale ai Rapporti internazionali, Elio De Anna, e dal sottosegretario al ministero per gli Sloveni all'estero e nel mondo Boris Jesih. All'incontro, al quale hanno preso parte anche i consoli italiano a Capodistria e sloveno a Trieste, Marina Simeoni e Vlasta Valencic Pelikan, i rappresentanti delle comunita' slovena nel Friuli Venezia Giulia e degli italiani in Slovenia, e' stata espressa grande soddisfazione per i progetti comunitari finora svolti e destinati a crescere sia numericamente che economicamente, ribadendo il contestuale appoggio alla collaborazione tra le due comunita' nazionali.
''Oltre a sottolineare il significato dell'apporto dato delle minoranze alla cooperazione transfrontaliera – ha commentato De Anna – l'incontro odierno e' importante poiche' toglie le minoranze dal concetto di tutela e le avvicina a quello delle pari opportunita': in questo senso esse rappresentano un valore aggiunto alla competitivita' europea''. All'interno del programma Interreg 2007-13 sono stati finora avviati 4 progetti che fanno riferimento alla minoranza slovena in Italia ed a quella italiana in Slovenia, corrispondenti al 25 per cento (3,4 mln di euro) delle risorse complessive (13,8 mln). Si tratta di iniziative inerenti l'ambiente, i trasporti, lo scambio delle conoscenze e del trasferimento tecnologico tra le Pmi, l'integrazione sociale (il progetto Jezik-Lingua) e della valorizzazione del patrimonio culturale condiviso nell'area transfrontaliera. Jesih si e' soffermato sui ''buoni rapporti'' che intercorrono tra i due Stati e quindi anche con il Friuli Venezia Giulia, menzionando in tal senso la recente visita del presidente sloveno Turk a Roma, e ha messo in evidenza la necessita' della maggior conoscenza nell'opinione pubblica ''su cio' che succede nella vita quotidiana del vicino da entrambi le parti''. Dai lavori della riunione sono emerse alcune azioni concrete da attuare nel prossimo futuro: un convegno sulle prospettive e le possibilita' dei progetti comunitari destinato ai soggetti direttamente coinvolti; pubblica presentazione dei progetti, con la partecipazione del presidente della Regione, Tondo, e del ministro sloveno Zeks, per accrescere la loro consapevolezza nell'opinione pubblica. Le due delegazioni hanno trovato pieno accordo anche per quanto concerne il sostegno ai proponenti dei progetti comunitari. ''L'implementazione e la valorizzazione dei progetti comunitari rappresenta un passaggio obbligato – ha aggiunto De Anna – sulla strada della sempre piu' intensa collaborazione da instaurare nell'ambito della macroregione Adriatico-Ionica''. Le aspettative, gli effetti e l'importanza della ''nuova stagione'' dei rapporti instaurata tra le due realta' confinarie sono state presentate dai rappresentanti delle comunita' linguistiche: da Drago Stoka (Svet slovenskih organizacij), Rudi Pavsic (Slovenska kulturno-gospodarska zveza), Flavio Forlani (Comunita' autogestita costiera nazionalita' italiana), Maurizio Tremul (Unione Italiana) e da Bojan Brezigar (Comitato paritetico per la minoranza slovena). La prossima riunione plenaria della Commissione bilaterale si svolgera' il 9 febbraio a Brdo, in Slovenia.