Gemellaggio Pordenone-Lussino guardando a G0!2025

Importante accordo di gemellaggio culturale, turistico, economico e gastronomico Pordenone Lussino Nordest siglato ieri sera all’Hotel Ca’ Brugnera. Mai più frontiere di mare e di terra tra Italia, Croazia e Slovenia verso Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.

Nella sala gremita di enti, associazioni, imprese e giornalisti sono intervenuti Mario Tedeschi, rappresentante dell’Ordine Ingegneri Pordenone e della Federazione Ordini Ingegneri del Friuli Venezia Giulia, Francesca Muner presidente di Coldiretti Donne Friuli Venezia Giulia e imprenditrice della più grande coltivazione di arnica d’Europa a Piancavallo, Sanjin Zoretic presidente della Comunità Italiani di Lussinpiccolo. All’evento, coordinato da Vittorio Baroni, autore del progetto, hanno relazionato Ileana Brcic dell’Ente Turismo Lussino e Filip Uzelac di Jadranka Lussino.

Oltre a Ingegneri e Coldiretti, tra i firmatari spicca il Club UNESCO di Udine, il Comune di Pordenone con la delegata alle mense scolastiche. L’adesione è arrivata anche da numerose associazioni, agenzie viaggi, club e circoli dei lavoratori tra cui il Cral Credit Agricole Triveneto. L’accordo Europa Adriatica Nordest – che gode del sostegno dell’Unione Italiana di Capodistria e Fiume ed è patrocinato tra gli altri anche dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – mira all’obiettivo di generare opportunità, vantaggi e promuovere cooperazioni in sei livelli tematici: Cultura, Arte e Storia; Istruzione e Formazione; Ricerca e Ingegneria; Turismo e Commercio di qualità; Eccellenze Artigianato; Pesca e Agricoltura; Comunicazione, Salute e Sicurezza Europea.

Brindisi di gemellaggio con il Bellini e il Sansigot, vino autoctono dell’isola di Sansego, che ha accompagnato la ricca apericena con la selezione dei prodotti a km zero, cioè i “sigilli“ della biodiversità, di Campagna Amica del partner Coldiretti Friuli Venezia. Profondi i legami italiani con Lussino dove Venezia ha governato per oltre quattro secoli. Nell’isola dell’omonimo arcipelago tra l’Istria e la Dalmazia si parla il dialetto della Serenissima. La rete di Europa Adriatica Nordest, guidata dallo slogan “Sostenibilità è Cultura per lo sviluppo europeo”, ha preso il via nel 2023 quando una delegazione di ingegneri veneziani fu ospitata a Lussino per studiare i cambiamenti climatici.

Tra le iniziative già in programma c’è un meeting a Venezia il prossimo 8 ottobre per il gemellaggio delle scuole, tre mostre con i giovani a Rovigno, Pola e Venezia sul patrimonio culturale della Serenissima, La Fenice con le scuole a Gorizia per la Capitale europea della cultura, la creazione di un alfabeto musicale italo sloveno e un dolce a forma di nota musicale. È in cantiere un progetto di doppia regata socioculturale e competitiva per l’estate 2025, da Venezia a Lussinpiccolo passando per Pola, con tempi di navigazione diversi tra barche delle associazioni di volontariato e quelle in gara.

 

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