da valbisagnonews.it
Era tanto tempo che non si sentiva parlare più dei giardini “Cavagnaro”, costruiti sulla piastra del Bisagno all’altezza dell’uscita del casello autostradale di Genova Est e per i quali si sono sprecati fiumi d’inchiostro per raccontare il degrado che li ha sempre contraddistinti. Decine di denuncie che il vice presidente del IV consiglio municipale della Valbisagno, Domenico Morabito detto Mimmo, ha inoltrato alle autorità competenti ma che, viste le ultime vicende, evidentemente non sono servite a nulla se non a “ingrassare” la bocca di tanti politici i quali, ormai e purtroppo da troppo tempo, si toccano la pancia, si accarezzano la testa ma vedono bene di non combinare nulla di buono!…
Così succede che dopo avere tolto qualche carcassa d’auto (ma nel frattempo ce ne sono altre…), dopo decine di risse e vari accoltellamenti, i sudamericani non solo stanno continuando a fare i loro “porci” comodi ma, addirittura, si permettono di imbrattare (e quindi offenderne la memoria…), il monumento posato per ricordare le vittime delle Foibe. Un’altro oltraggio al quale, il solito combattivo e mai domo Domenico Morabito, reagisce con tutte le sue forze, denunciando alle autorità (in)competenti il loro malgoverno. “Siamo alle solite – esordisce Morabito -, non solo nulla è cambiato ma le cose sono addirittura peggiorate. Abbiamo sprecato mozioni, assemblee pubbliche, sit-in, manifestazioni e tanto tempo ma purtroppo quei giardini non solo sono sempre in mano dei sudamericani ma addirittura sono ulteriormente peggiorati. Avevano promesso migliorie di ogni genere ed era stato creato (ad hoc…) un pool di associazioni di volontariato volto a garantire una presenza costante sul territorio per scoraggiare quella gente ma basta fare una passeggiata nei giardini per capire di trovarci in terra straniera. Una terra di nessuno nella quale a nulla sono serviti i cartelli di divieti (altri soldi spesi inutilmente…) e nemmeno le telecamere di sorveglianza, sventolate ai 4 venti dall’assessore alla sicurezza, Francesco Scidone e sulle quali nutro uno spaventoso dubbio: che siano spente e quindi inutili! Addirittura – prosegue Morabito -, ogni tanto si vede una pattuglia della Polizia Municipale ma, udite udite, all’interno le guardie approfittano per schiacciare un pisolino e riposare tranquillamente: un fatto grave al quale, più volte, hanno assistito increduli alcuni abitanti della zona. I centomila euro promessi al Municipio (grazie alle associazioni fantasma che si sono offerte di fare volontariato in zona) pur essendo stati “deliberati” non sono ancora arrivati ma a questo punto mi domando a cosa serviranno: forse per continuare a finanziare le varie fiere del bestiame o le notti bianche. Le stesse notti bianche che, gratuitamente, gli abitanti della zona continuano da anni a passare grazie ai soliti schiamazzi e risse che ormai fanno parte degli habitué di quei giardini. Più volte – conclude Morabito -, ho parlato col presidente Agostino Giannelli ma quelle parole, da una parte gli entrano e dall’altra gli escono. Ora siamo tutti stanchi di questa situazione, avere disonorato il monumento delle Foibe è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e garantisco che andrò fino in fondo, non solo continuerò a denunciare tali sopprusi ma passerò ai fatti, da oggi riterrò oggettivamente responsabili tutti coloro che dovrebbero fare non fanno quindi, vedrò di inoltrare vere e proprie denuncie penali contro chiunque abbia garantito la minima dignità agli abitanti della zona e che, a causa del loro “menefreghismo”, ritengo corresponsabili quindi, complici di tutto ciò che avverrà”.