RONCHI «Essendo a conoscenza di quell’infausto periodo, il presidente Mesic ha l’obbligo istituzionale e personale di sanare la controversia della confisca dei beni degli esuli istriani e dalmati. Non facendolo incorrerebbe nella corresponsabilità politica e morale che incombe sulla tragedia». Lo afferma il ronchese Spartaco Ghersi, del comitato provinciale di Gorizia dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che sottolinea come appaiano non idonee le dichiarazioni di Mesic sul processo di pacificazione. «Mesic – continua – ha chiuso qualsiasi apertura sulla questione dei beni abbandonati, ignorando le brutalità commesse da Tito nei confronti degli italiani residenti in Istria». Per Ghersi non è vero che la questione dei beni è stata risolta. C’è un contenzioso economico ancora da definire, rapportandolo ai fondamenti giuridici della Comunità europea. (l. p.)