Due giorni dedicati a uno scrittore dei più raffinati del Novecento, Giani Stuparich (Trieste, 4 aprile 1891-Roma, 7 aprile 1961), nel 120.esimo della nascita e nel cinquantenario della morte. Su iniziativa dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata e l’Università degli Studi di Trieste, con il patrocinio del Comune e della Provincia, della Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria, il Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata ospiterà giovedì 20 e venerdì 21 ottobre un convegno internazionale, con la partecipazione di un gran numero di studiosi di diversa provenienza per una commemorazione dell’autore di origine istriana, e precisamente lussignana.
Intitolata «Giani Stuparich. Tra ritorno e ricordo», la densa “due giorni” di convegno prevede relatori provenienti da Atenei italiani (Trieste, Milano, Genova, Palermo, Venezia, Roma, Bari), dall’Università “Juraj Dobrila” di Pola, dalla Francia e da Belgrado. Non mancheranno confronti con altri scrittori e poeti di terre di frontiera, tra cui Pier Antonio Quarantotti Gambini, Italo Svevo, Virgilio Giotti, Enrico Morovich e altri. A conclusione del simposio è previsto un breve concerto al Circolo Ufficiali, con brani di Liszt, Rachmaninov e Skrjabin.
All’incontro triestino saranno presenti la figlia dello scrittore, signora Giovanna Stuparich, e la nipote, Giusy Criscione, autrice della più completa bibliografia dello e sull’autore e curatrice della Mostra documentaria dell’Anvgd La Donna in Istria e in Dalmazia nelle immagini e nelle storie attualmente aperta nel capoluogo giuliano nelle sale del Museo della Civiltà istriana Fiumana e Dalmata.
