Utilizzati a Fertilia (Sassari) e Crema (Cremona), commemorano la vicenda subìta nel dopoguerra dalla popolazione italiana costretta ad abbandonare le terre orientali
Accantonata –almeno per ora, dato che il ministro Claudio Scajola intende sentire l'eventuale partner- la congiunta italo-croata per i sei secoli dalla dedizione di Zara a Venezia, i richiami alle ex terre orientali italiane vengono lasciati, sia pure indirettamente, ad un altro francobollo. Riguarda il questore di Fiume Giovanni Palatucci, arrestato nel 1944 e morto l'anno successivo a Dachau per aver salvato migliaia di ebrei durante la Seconda guerra mondiale.
Intanto, per il “Giorno del Ricordo”, che formalmente si celebra ogni 10 febbraio, verranno impiegati almeno due annulli. Il primo domani a Fertilia (Sassari), richiesto dall'Ente giuliano di Sardegna. Il secondo sarà disponibile il 24 febbraio a Crema (Cremona), voluto dalla Società filatelica numismatica dalmata.
Chi vuole approfondire gli aspetti postali dei territori passati alla Jugoslavia ha ora dei riferimenti in più. In questi giorni due realtà attive nel settore hanno messo on-line altrettanti studi, firmati da Bruno Crevato-Selvaggi.
Il Coordinamento adriatico, “una libera associazione che si propone la tutela delle memorie storiche, artistiche e letterarie di Istria, Fiumano e Dalmazia unitamente alla salvaguardia della presenza culturale italiana nel territorio”, affronta la storia postale, dalla metà del Cinquecento alle cartevalori emesse negli ultimi anni.
Da parte sua, Arcipelago adriatico, sito che fa capo al Centro di documentazione multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste, si concentra sulle cartoline. In questo caso, le pagine web offrono pure la collezione di Italico Stener.