Dall’inizio d’ottobre è entrato in carica il nuovo Console Generale d’Italia a Capodistria, il dottor Giovanni Coviello. Dopo i primi impegni istituzionali, ci ha gentilmente concesso un’intervista per presentarsi ai nostri lettori e ai connazionali. “Ho preso servizio come Console Generale subentrando al dottor Giuseppe D’Agosto. Provengo dal Ministero degli Esteri di Roma, sono al primo incarico presso una sede estera e sono molto onorato che mi sia stata data questa opportunità. Sarà un’esperienza molto stimolante dal punto di vista professionale, poiché il Console Generale in queste zone ritengo possa lavorare bene, dare un contributo e supporto a queste terre, per tanti anni un crocevia di scambi tra i popoli italiano e sloveno. Ho 57 anni e lavoro dal 1994 nella Pubblica Amministrazione italiana, dapprima come ufficiale del Corpo Forestale dello Stato, mentre dal 2017 sono passato al Ministero degli Affari Esteri, dove ho ricoperto vari incarichi di dirigenza d’ufficio a Roma, per poi approdare qui a Capodistria”.
In riferimento alla prima sensazione rispetto alla città e alla regione, il Console Generale, Coviello ha evidenziato “che sono impressioni molto positive, sia dell’ambiente sia della Comunità italiana. Ho rilevato anche un’alta qualità della vita in regione. Sono convinto che si possa lavorare bene, che si possa avere un buon rapporto con le Comunità autoctone che vedono nel Consolato una presenza concreta della Madre Patria e del supporto che può loro dare. Abbiamo inoltre la presenza dei nuovi flussi migratori, che stanno diventando sempre più importanti, di italiani che vengono a stabilirsi in Slovenia e, quindi, hanno bisogno di servizi puntuali ed efficienti che il Consolato deve impegnarsi a offrire. Sono qui da poco, ma ho già iniziato a frequentare le attività delle Comunità degli Italiani per conoscere quello che si fa. È mia intenzione incontrare quanto prima tutti i rappresentanti delle Comunità, delle CAN, di tutto il mondo che ruota attorno alla Comunità italiana per presentarmi e iniziare a discutere quelle che sono le problematiche più sentite, delle questioni in cui il Consolato può intervenire, dove si sente il suo bisogno”, ha rimarcato il dottor Coviello. “Ho già preso parte”, ha aggiunto, “ad alcuni eventi per conoscere dal di dentro queste Comunità. Sono risultati ben organizzati, ben strutturati e interessanti. Finora, per motivi di tempo, sono stato soltanto a Isola, ma non vedo l’ora di recarmi ancora a Capodistria, Pirano e Ancarano. Mi sembra di poter dire che le iniziative sono molte e di qualità. Questo ben venga, poiché tutto quello che mantiene in vita la cultura, la tradizione, il sentimento italiano è positivo. Ho notato che gli eventi sono ben seguiti dagli iscritti alle Comunità”.
In merito ai rapporti con le autorità locali, in particolare nell’area istriana, ha espresso l’auspicio di poter instaurare una fattiva collaborazione. “Il Consolato, infatti, nonostante i compiti specifici previsti dalla legge, deve essere anche un momento di unione sul territorio. In tale senso quello che si potrà realizzare assieme alle Comunità locali, ai sindaci e ai rappresentanti della società italo-slovena, lo si farà volentieri. Circa la collaborazione in campo economico, assieme all’Istituto del commercio estero di Lubiana (ICE) stiamo pensando a delle iniziative, a partire dalla Settimana della cucina italiana, che andranno avanti sino a Natale, con la promozione di una vetrina di produttori italiani qui in alcuni supermercati del Litorale”. “Ritengo importante, ha osservato ancora il Console Coviello, “dare sostegno al mondo della scuola, compresa la formazione degli insegnanti che ho avuto già modo di conoscere ai loro seminari. È mio desiderio che gli sloveni che ancora non la conoscono vadano alla scoperta dell’Italia, non soltanto del vicino Friuli Venezia Giulia e che di pari passo gli italiani, attraverso il Consolato di Capodistria possano apprezzare le bellezze storico-culturali e naturali della Slovenia. Queste ultime mi riportano alla mia carriera nel Corpo Forestale. Ho avuto modo di vedere che la Slovenia è un Paese attento ai temi ambientali, adotta infatti politiche che vanno nella direzione della green e della blue economy lungo la costa, nonché della salvaguardia del territorio anche nell’interno”.
Il Console Generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello ha voluto infine ricordare il suo primo importante impegno ufficiale. “Ho avuto l’occasione di partecipare all’omaggio ai Caduti, civili e militari della Prima guerra mondiale a Caporetto. Mi ha fatto piacere che sia stato possibile celebrare di nuovo l’avvenimento, dopo la pausa dettata dal Covid lo scorso anno, la tradizione che da oltre 50 anni accomuna i Comuni sloveni e italiani al Sacrario di Caporetto. È stata una cerimonia molto toccante, alla quale ha partecipato anche il nostro Ambasciatore, alcuni deputati del Parlamento sloveno e il segretario di Stato sloveno alla difesa. Una cerimonia che vuole ricordare i Caduti, ma anche essere un legame di pace tra i popoli”.
Incontri conoscitivi con i sindaci istriani
Il Console Generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, in carica da questo mese, nell’ambito delle sue visite di presentazione in regione ha conferito con i massimi esponenti dei quattro Comuni costieri. Si è trattato di incontri conoscitivi nei quali comunque gli amministratori hanno avuto modo di presentare la carta d’identità della realtà locale. Ieri a Capodistria il Console Coviello ha incontrato il sindaco, Aleš Bržan e il suo vice Mario Steffè. Nell’occasione i vertici municipali hanno illustrato le peculiarità del territorio istriano, i progetti in corso anche con le regioni contermini e le attività economiche principali, compresa la produzione di vino e olio d’oliva d’alta qualità. Il Console Generale si è congratulato con la municipalità per la cura che viene messa per rendere accogliente il centro e la periferia, definendo Capodistria una vera perla in fase di evidente sviluppo. In precedenza il dottor Coviello aveva incontrato a Isola il sindaco Danilo Markočič e la sua vice, Agnese Babič. Visite analoghe sono state svolte il giorno innanzi anche a Pirano, dove l’alto ospite è stato accolto dal primo cittadino, Đenio Zadković e dai suoi più stretti collaboratori. Ad Ancarano, invece, il Console Generale d’Italia è stato salutato dal sindaco Gregor Strmčnik, alla presenza della sua vice Martina Angelini e della presidente della locale CAN, Linda Rotter.
Gianni Katonar – 30/10/2021
Fonte: La Voce del Popolo
Il Consolato italiano di Capodistria