Gli atti del convegno sul ritorno culturale

Sono disponibili gratuitamente in formato Pdf gli atti del convegno “RITORNARE SI PUÒ? I presupposti per un progetto di ritorno culturale e socio-economico delle seconde e terze generazioni dell’esodo” organizzato il 21-22 novembre 2019 a Trieste e a Fiume dal Circolo di Cultura Istro-Veneta “Istria” di Trieste:

ATTI CONVEGNO CIRCOLO ISTRIA 

Di seguito la Presentazione scritta dagli organizzatori del convegno.

Il Convegno “Ritornare si puo?” ha voluto essere un’occasione di dibattito e di confronto per analizzare le possibilità connesse a un “ritorno” – nelle loro terre d’origine – degli appartenenti al mondo degli esuli, e in particolare dei loro figli e nipoti. Fra gli obiettivi
dell’iniziativa vi è stato quello di offrire l’opportunità di delineare un nuovo progetto di dialogo, collaborazione e ricomposizione fra “andati” e “rimasti” al fine di recuperare i valori della presenza italiana in Istria, Fiume e Dalmazia ed avviare, almeno parzialmente, un’azione “riparatrice” delle profonde fratture provocate dall’esodo cercando di salvare la cultura, l’identità e le tradizioni della componente italiana di queste regioni.
Si è partiti da un assunto fondamentale: gli individui sono destinati a scomparire, ma non può e non deve scomparire invece il patrimonio d’identità e di valori di cui sono stati i portatori; va innanzitutto salvaguardata un’eredità culturale, materiale e immateriale, che deve essere tramandata alle giovani generazioni.
La conservazione di tale patrimonio deve comunque riguardare una “comunità vivente”, garantire la riproduzione di un tessuto vitale per evitare di salvaguardare un’eredità senza eredi, destinata alla “musealizzazione”.
Il salvataggio di quest’eredità va fatto nel territori d’origine, nell’ambiente d’insediamento storico e non solo in Italia e nel mondo, tenendo conto di chi sono gli eredi “fisici” di questo patrimonio: i discendenti degli esuli e della minoranza rimasta, e con essi tutti
coloro che vorranno abbracciare i valori di questa identità.
Il concetto e di conseguenza un progetto di “ritorno culturale” può essere declinato in varie forme e aspetti: quello politico-istituzionale (con nuovi accordi bilaterali, leggi, progetti europei o disposizioni che lo favoriscano), attraverso l’incentivazione di forme d’investimento economico rivolte a soggetti legati alla diaspora istriana, giuliana e dalmata che possano stimolare un ritorno di tipo economico-sociale, oltre che fisico, delle seconde e terze generazioni dell’esodo, attraverso più strette forme di collaborazione fra le istituzioni della minoranza rimasta e le associazioni degli esuli, costituendo, laddove possibile, delle nuove realtà culturali, associative, istituzionali, sociali ed economiche.
Dai lavori e dal dibattito sono emerse idee, progetti e indirizzi operativi utili (riassunti nelle conclusioni del Convegno) e numerose proposte concrete per il futuro che, si spera, possano fungere da stimolo all’avvio di una nuova fase di impegno e collaborazione comuni

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