Storie di ieri e di oggi: da Mario Andretti a Nino Benvenuti, da Ottavio Missoni ad Agostino Straulino, da Orlando Sirola a Flavio Asta, da Ezio Loik ai fratelli Varglien. Storie di ieri, ma anche storie di oggi: il maratoneta Abdon Pamich, la schermitrice azzurra Margherita Granbassi e l’italo-istriano Giovanni Cernogoraz che con la maglia della Croazia ha vinto l’oro olimpico a Londra 2012 nel tiro al piattello.
Dopo il forzato stop imposto dalla pandemia ritorna (stesso format, stessa sede: il Ristorante Perché di Roncade, sulla statale Treviso Mare) un appuntamento nato alcuni fa in occasione di un incontro conviviale tra alcuni esuli giuliano dalmati e alcuni amici delle Tre Venezie innamorati dell’Istria: in primis il giornalista patavino Renato Malaman e, manco a dirlo, il sottoscritto, cittadino onorario di Parenzo.
L’incontro intende ricordare da angolature culturali diverse e spesso inedite le vicende dell’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia avvenuto nell’immediato dopoguerra.
Quest’anno per l’edizione 2023 in programma sabato 25 febbraio (ore 17) il Comitato organizzatore ha scelto come tema lo sport. Emblematico il titolo: “Sportivi giuliano dalmati d’oro: storie di ieri e di oggi“. Il ristorante Perché ha messo in fila una galleria di campioni dello sport, figure mitiche delle discipline olimpiche del passato e del presente. La serata evento sarà suggellata (ore 20) dalla tradizionale “Cena istriana” con un menu all’insegna del pesce di mare curato da Anna Maria Pellegrino e Luca Boldrin.
Tra i campioni dello sport ci sarà – dicevamo – anche il maratoneta Abdon Pamich, esule fiumano, uno dei monumenti viventi della marcia azzurra: oro olimpico alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 nella 50 chilometri e medaglia di bronzo a Roma del 1960 oltre ai due ori conquistati ai Campionati Europei e i tre ori ai Giochi del Mediterraneo, per non parlare dei 40 titoli italiani e dei diversi record. Un fenomeno.
Pamich, vicino al traguardo dei 90 anni (li compirà il 3 ottobre), ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare all’incontro promosso dall’ANGVD del Veneto, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia degli esuli istriani, di Fiume e della Dalmazia.
Pamich arriverà da Roma e sarà l’ospite d’onore della serata-evento coordinata da Italia Giacca, presidente onorario regionale dell’associazione degli esuli, e dal giornalista Renato Malaman, appassionato cultore di storia istriana. In occasione dell’incontro saranno ricordati alcuni campioni “esuli” come Ottavio Missoni di Zara (lo stilista che da ragazzo fu finalista nei 400 metri ostacoli alle Olimpiadi di Londra del 1948); Mario Andretti di Montona, campione del mondo di F1 nel 1978; Nino Benvenuti di Isola d’Istria, oro nel pugilato ai giochi olimpici di Roma del 1960.
Saranno presenti anche Franco Luxardo, già campione europeo di scherma e Flavio Asta, plurititolato atleta nel lancio del disco e del peso. Ed ancora: Margherita Granbassi, attuale conduttrice tv e campionessa di scherma, mentre il campione olimpionico di tiro al piattello Giovanni Cernogoraz (istriano che si è meritato l’oro a Londra nel 2012) e il cugino Francesco Ravalico, già vicecampione europeo nella stessa specialità, saranno presenti da remoto con un video realizzato sul campo di tiro al piattello “Gusar” di Cittanova d’Istria. Qui Giovanni Cernogoraz continua ad allenarsi con la speranza di centrare il bis olimpico a Parigi nel 2024. Una sorpresa è attesa anche da oltre Oceano: Mario Andretti ha annunciato che invierà un saluto dagli Stati Uniti.
In apertura Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale dell’ANVGD, illustrerà il libro dedicato ai campioni giuliano dalmati, che sono tantissimi. Ricordiamo un altro oro olimpico: Agostino Straulino di Lussinpiccolo nella vela (classe Star) a Helsinki nel 1952, oltre ai 4 ori mondiali e 11 europei conquistati. Poi Ezio Loik, calciatore del Grande Torino; i fratelli Varglien, fiumani che approdarono alla Juventus; Orlando Sirola, altro fiumano che fece coppia con Nicola Pietrangeli nel tennis. La galleria di campioni è lunghissima. Ci sarà anche la triestin Nidia Pausich, cestista, 5 volte campione d’Italia nel basket a Vicenza.
L’evento (con entrata libera) sarà presentato da Italia Giacca. Ai giornalisti Enrico Degrassi del “Piccolo” di Trieste (cronista sportivo) e Martina Vocci di Tv Koper – Capodistria il compito di commentare le gesta e le vicende personali di questi campioni sullo sfondo di terre dal destino sempre “sospeso”. La serata-evento sarà arricchita anche da alcuni video realizzati dal videoreporter veneziano Rossano Garato.
Seguirà nel salone delle feste del ristorante di Roncade la cena tradizionale istriana di mare curata da Anna Maria Pellegrino, studiosa della cucina e volto noto della trasmissione “Geo” su Rai 3, e da Luca Boldrin chef del ristorante “Perché” con la supervisione del gran maestro di cerimonie Francesco Salamon.
Questo il menu della serata: Baccalà mantecato all’istriana su crostini di pane nero, Insalata piovra e sedano, Sardoni marinati e in savor, Pastasuta de mar, Filetto di branzino al forno con patate e pomodorini, Strucolo de pomi. Quest’ultimo piatto altro non è che uno strudel, dolce arrivato dall’Austria, probabilmente attraverso la Slovenia, la cui origine, secondo molte fonti, sarebbe la baklava tipica della cucina turca e mediorientale. Il nome “strucolo” si collega al tedesco dialettale struckel, sinonimo di strudel e al dolce sloveno trùkelj. Istriani anche i vini proposti dall’azienda Ravalico di Villanova del Quieto.
La cena – dicevamo – è curata da Anna Maria Pellegrino, studiosa della cucina e volto noto della trasmissione “Geo” su Rai 3, e da Luca Boldrin, chef resident del Ristorante Perché. Proprio Anna Maria Pellegrino racconta: «In Istria, Fiume e Dalmazia le pietre parlano italiano. Sono parole dense quelle pronunciate da Italia Giacca, presidente del Comitato di Padova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Con la madre e la sorella raggiunse a piedi Trieste nel 1948, scappando dalla loro casa a Stridone di Portole, in Istria. Il papà era “ricercato per italianità” e quindi un candidato alla foiba. Se le pietre che lasci per la malvagità degli uomini continuano a parlare la tua lingua come puoi replicare il loro suono familiare a centinaia, alle volte migliaia, chilometri di distanza? Con il cibo. Non solo con la preparazione, che sia essa corale o realizzata in perfetta solitudine, ma con l’emozione che la condivisione sa evocare. Ecco allora che i piatti che verranno serviti vibreranno nei colori e nei sapori della cucina di famiglia, quella di tutti i giorni, ma anche delle occasioni di festa, quando alle tavole imbandite si accomodava la gioia del crogiolo di etnie e della contaminazione di ingredienti, di mare e di terra». Parole sante. Costo della cena: 37,50 euro.
Renato Malaman e Italia Giacca hanno già scelto il tema della prossima edizione della rassegna dedicata alla cultura giuliano dalmata: nel 2024 protagonista sarà la musica.
Ristorante Perchè
Via Mezza Brusca, 2, 31056 Roncade TV
Tel 0422849015
Giuseppe Casagrande
Fonte: Italia a Tavola Check-In – 23/02/2023