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Gorizia, ex ospedale: gli sloveni pronti all’acquisto

L’Università di Nova Gorica è pronta formalizzare la propria proposta d’acquisto per rilevare il corpo centrale dell’ex ospedale civile. La trattativa, che pareva essersi arenata dopo la divulgazione della perizia economica effettuata dall’Agenzia del Territorio sull’immobile di via Vittorio Veneto, ha subito un’improvvisa (e per certi versi inaspettata) accelerata nella giornata di ieri, quando attorno a un tavolo si sono seduti il vicario del rettore dell’ateneo sloveno, Gvido Bratina, e il direttore generale dell’Azienda sanitaria isontina, Marco Bertoli. «Onestamente non credevo che nel corso della riunione di oggi (ieri,ndr) potesse emergere una così ferma volontà da parte dell’ateneo sloveno – commenta soddisfatto il dg –. Bratina mi ha confermato che il senato accademico ha deciso di proseguire l’iter per l’acquisto, tralasciando l’ipotesi della locazione».

 

Ottenute le rassicurazioni sull’effettivo interesse da parte dell’Università di Nova Gorica, l’Azienda sanitaria predisporrà nei prossimi mesi il bando d’asta ad evidenza pubblica per l’alienazione del corpo centrale dell’ex Civile. La perizia compilata nelle scorse settimane dall’Agenzia del Territorio (e aggiornata appena venerdì scorso, con le osservazioni dei tecnici dell’Ass) ha permesso di stimare in 11 milioni 950mila euro il valore dell’edificio “a croce di Lorena”, sul quale ha messo gli occhi l’ateneo sloveno. Il lotto, complessivamente circa cinque ettari, comprende anche la struttura retrostante al corpo principale dell’ex nosocomio, che un tempo ospitava la cappella nella quale venivano celebrate le funzioni religiose destinate a degenti e parenti dei ricoverati. «Già a partire da domani i responsabili dell’ufficio tecnico e dell’avvocatura aziendali si occuperanno di redarre il bando – riprende Bertoli –. Per arrivare alla pubblicazione ci vorranno circa cinque mesi». Con ogni probabilità, dunque, entro febbraio sarà ufficialmente aperta la gara, alla quale potranno partecipare anche eventuali altri soggetti interessati all’acquisto della struttura.

 

Fin dalle prime battute della trattativa con l’Azienda sanitaria, l’Università di Nova Gorica aveva giustificato l’interesse per l’ex Civile del capoluogo isontino con la necessità di reperire spazi per l’allestimento di un moderno laboratorio di ricerca nel campo della fisica, dotato di avveniristici macchinari che l’ateneo ha provveduto ad acquistare appena nei mesi scorsi. Un laboratorio che, capace di attirare studenti e ricercatori da tutta Europa, sarà guidato dallo stesso Bratina, docente di fisica noto a livello internazionale e direttore delle attività di ricerca e di laboratorio dell’Università novogoriziana. Ma ieri, nel corso dell’incontro tra Bertoli e Bratina, è emersa una novità. L’ateneo sloveno è infatti pronto a strizzare l’occhio al Gruppo europeo di cooperazione territoriale costituito tra i Comuni di Gorizia, Nova Gorica e San Pietro, con l’obiettivo di insediare nel complesso di via Vittorio Veneto anche l’Università europea mirata alla formazione di dirigenti che possano operare nell’ambito dei Paesi emergenti.

 

Nella seconda metà del prossimo anno l’organismo di cooperazione territoriale negozierà con l’Unione europea il finanziamento per la programmazione finanziaria 2014-2020, nell’ambito del quale potranno essere ricavati parte dei fondi necessari a far decollare il progetto. Proprio l’area dell’ex Civile è oggetto della variante 36 al piano regolatore comunale, che ne muterà la destinazione d’uso: la zona di via Vittorio Veneto diventerà area strategica dedicata a strutture di interesse pubblico, perdendo il vincolo sanitario.

 

 Christian Seu

“Messaggero Veneto” 19 settembre 2012

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