di FRANCESCO FAIN
Piacciono. Perché hanno una storia e un indiscutibile prestigio che abitazioni nuove non possono avere. Ci riferiamo ai vecchi palazzi di Gorizia: sempre più cittadini sloveni li acquistano, «rapiti» dalla loro bellezza e dal loro passato. Si tratta per lo più di facoltosi imprenditori d’oltreconfine che trasformano tali edifici in eleganti sedi di rappresentanza.
A confermare questa dinamica di mercato, sbocciata lo scorso anno, è il presidente provinciale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) Antonio Martucci. Sulla base di quelle che sono le esperienze dei colleghi, evidenzia che il fenomeno esiste e si perpetua. Si tratta di abitazioni che hanno costi d’acquisto molto elevati: dai 300mila euro in su. «In linea generale, c’è da dire che aumenta l’interesse per gli alloggi di pregio mentre ”arrancano” gli acquisti di quelli di fascia inferiore, a conferma che il ceto medio è in difficoltà. È capitato più volte – sottolinea Martucci – che le case di prestigio venissero acquistate in contanti, senza ricorrere a mutui o prestiti. È una fetta di mercato minimale ma, comunque, molto significativa».
Ma perché gli sloveni sono così interessati a tale offerta «di nicchia»? Nova Gorica è una città giovane: inoltre, ci sono molti «casermoni» che finiscono con l’intristire chi li guarda. Una delle motivazioni, dunque, è legata al fattore estetico e al prestigio dei nostri palazzi. In seconda battuta, le nostre quotazioni immobiliari sono più vantaggiose rispetto a quelle slovene. Si possono risparmiare, sulla carta, attorno al 15 per cento, anche se – alla fine dei conti – fra spese extra e calcolo diverso delle metrature la differenza diventa assai meno vistosa.
Ma entriamo nel merito del nuovo borsino della Federazione italiana agenti immobiliari professionali che conferma un fatto: «Gorizia e la sua provincia, come riportato dai maggiori quotidiani del settore, vanta i prezzi delle case più bassi d’Italia e questo li rende ”possibili”». Per un alloggio vecchio (con oltre 20 anni sul groppone e bisognoso di alcune ristrutturazioni) vengono richiesti – in centro storico – da 700 a 800 euro al metro quadrato. Un anno fa, per un appartamento delle medesime caratteristiche, si sborsavano da 750 a 850 euro. C’è stato – pertanto – un calo degli importi di 50 euro. Medesimo «scenario» per quanto riguarda gli appartamenti, sempre di 20 anni e da ristrutturare, che sono situati nelle vie più periferiche della città. Dodici mesi fa, per un alloggio di cento metri quadrati, bisognava mettere in conto una spesa che oscillava 55.000 a 65.000 euro. Oggi la cifra è scesa – stando alle stime del borsino immobiliare – da da 50.000 a g0.000 euro. Anche in questo caso il calo è stato di 50 euro al metro quadrato.
Per il resto, non ci sono state variazioni di sorta. Per un appartamento nuovo o ristrutturato sito in centro città venivano richiesti nel 2007 sino a 1.750 euro al metroquadro: la stessa cifra di oggi. Se invece si vuole optare per un appartamento recente (che ha cioé da 5 a 20 anni di vita) si vanno a spendere da 900 a 1.110 euro al mq: il prezzo è inferiore, anche in questo caso, di 50 euro al metroquadro.
Lo stesso andamento si registra anche nelle altre aree della città: dal semicentro alle vie più periferiche dove gli importi sono rimasti assolutamente gli stessi di un anno fa.