LETTERE
A pagina 5 del giornale nell’edizione del 7 giugno sono apparse due foto, delle quali quella che porta l’insegna «gostilna Ribic» è un falso. La prima infatti, quella con la scritta «trattoria Bressan» risale alla primavera del 1941 o ’42.
L’immobile era infatti di proprietà dei miei zii, Nicolò e Maria, nata Beltrame. Maria era la sorella di mia mamma Elena, entrambe figlie di Domenica e Caterina Degrassi. La Balilla che si nota nelle due foto apparteneva a un nostro cugino, Francesco Vascotto, che aveva a Trieste una avviata officina di bandaio e usava alla domenica venire a Isola per mangiare il buon pesce, che allora si pescava. In quegli anni lo facevano molti triestini.
Con questo nome la trattoria è servita da mensa per gli ufficiali dell’esercito di occupazione di Tito dal 1945 al 1946. E con questa scritta, seppur sbiadita, la si vedeva fino a qualche anno fa. Mio zio Nicolò è morto nel settembre del 1944, mentre la zia nel gennaio del 1946. Avevano un figlio, Guido, di professione medico, che rientrato dalla Russia con la moglie Clelia, ha visto nascere un figlio di nome Nicolò, che tuttora vive a Terni, città natale della madre. Mai nessun Ribic ha avuto a che fare, né con i Bressan né con i Contesini, che dopo il 1947 hanno rilevato l’immobile, abbandonandolo come tutta la comunità isolana tra il 1954 e il 1956.
E.F.