Il Comitato provinciale di Firenze dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha partecipato per la prima volta alla “Fiera di Scandicci”, la più grande rassegna campionaria della Toscana. Mercoledì 9 ottobre, nello stand messo a disposizione dall’amministrazione comunale, ha esposto oggetti legati all’Istria e libri relativi alle complesse vicende del Confine orientale, ed esuli di prima e di seconda generazione hanno risposto alle domande dei numerosi visitatori che incuriositi si affacciavano allo stand.
«Era proprio questo l’obiettivo – afferma la presidente del Comitato Daniela Velli – a chi mi domandava “E cosa ci andate a fare in Fiera?” Rispondevo, che se anche solo un paio di persone si fossero fermate a chiedere chi eravamo e avessero avuto interesse a conoscere la nostra storia, sarebbe stato un grande risultato».
Il risultato è stato grandioso per l’affluenza e l’interesse dimostrato sia all’ascolto che nella partecipazione.
Alle ore 21:00, alla presenza del presidente del Consiglio comunale nonché presidente dei Comitato della Memoria Gianni Borgi, la professoressa Velli ha presentato l’ANVGD, la sua natura e i suoi obiettivi a livello nazionale, poi, con particolare riferimento alla realtà locale, ha ringraziato l’amministrazione comunale con cui collabora ormai da dieci anni, e grazie all’ex sindaco Sandro Fallani e all’attuale sindaca Claudia Sereni, allora assessora alla cultura con delega alla memoria, due anni fa l’ANVGD Firenze è entrata ufficialmente a fare parte del Comitato della Memoria del Comune di Scandicci. Ha illustrato le attività svolte in questi anni, tra le quali ha ricordato il giardino a Le Bagnese intitolato nel 2023, agli Esuli, istriani, fiumani e dalmati, diventato luogo simbolo del Ricordo a Scandicci.
Dopo la lettura di un abstract del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione solenne del Giorno del Ricordo al Quirinale il 9 febbraio scorso, la sala ha accolto la proiezione del documentario Altrove. Viaggi di un’anima, un racconto intimo e sentimentale di una esperienza tragica: l’esodo di centinaia di migliaia di italiani dalle terre natie e le morti, che ancora chiedono giustizia, nelle foibe carsiche.
Agli spettatori seduti in sala si sono aggiunti coloro che passando davanti allo stand non hanno potuto fare a meno di fermarsi, ascoltare le testimonianze e dimostrarci attenzione e rispetto.
L’evento si è concluso ricordando Norma Cossetto, nell’81° anniversario del martirio della giovane italiana, sequestrata, torturata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti jugoslavi, aggiungendo così Scandicci, alle numerose città in Italia che hanno aderito al progetto del Comitato 10 Febbraio con la manifestazione patriottica “Una Rosa per Norma”.
Un particolare ringraziamento alla Sindaca Claudia Sereni, al Presidente del Consiglio comunale e del Comitato della Memoria Gianni Borgi a tutti gli associati che si sono resi disponibili e a coloro che hanno partecipato all’evento.
Descrizione degli oggetti autentici dell’esodo:
- El lavesso de ghisa della mamma di Claudio Bronzin : “Cavando i serci de fero del Spaker, con quel la friseva i crostoli in tel struto!”
- La coperta di lana dei nonni Velli
- Il tavolino, la riproduzione della chiesa del paese, le valige di cartone e la terra rossa dell’Istria delle sorelle Graziella e Edda Declich
- Le foto, le cartoline, le riviste di Francesco Degl’Innocenti, professore di Storia nelle Scuole superiori, simpatizzante ed attivamente impegnato nell’associazione.