FIUME Costerà 30 milioni di euro e comprenderà albergo a cinque stelle e marina con venti ormeggi. È il progetto destinato a cambiare volto ad una porzione di Cantrida, quartiere fiumano in riva al mare e dove sono situati lo stadio comunale e il cantiere navale Tre Maggio. I lavori di costruzione di quello che dovrebbe diventare un complesso di lusso cominceranno a inizio 2010, non appena la Tekol Teri avrà ottenuto le licenze necessarie. Parliamo dell’ azienda proprietaria del piccolo arsenale di Cantrida, uno stabilimento fatiscente e al posto del quale sorgeranno hotel e porticciolo.
Il titolare della Tekol Teri, il noto imprenditore fiumano Mate Markanovic, ha già fatto sapere che investirà 30 milioni di euro per trasformare l’area in un impianto ricettivo d’alta categoria. «È da anni che intendiamo realizzare questo progetto – parole di Markanovic – ma purtroppo siamo andati sempre a sbattere contro i piani regolatori di città e contea. Volevamo edificare un marina più grande, capace di ospitare 50 megayacht e invece ne costruiremo uno più piccolo, ma comunque moderno e funzionale». Lo scalo, come già detto, avrà 20 posti barca e potrà ospitare natanti lunghi non più di 25 metri. Stando al progetto, affidato all’architetto italiano Pino Zoppini, si integrerà perfettamente all’albergo a cinque stelle, il primo di categoria così elevata a Fiume. Zoppini non è stato scelto a caso: si tratta infatti dell’architetto che ha dato vita al vicino centro natatorio di Costabella, un impianto stupendo e che atleti e semplici cittadini si stanno letteralmente godendo, quasi increduli di avere a disposizione una simile struttura.
Markanovic si è rivolto a Zoppini per avere un complesso che sposi idealmente il polo di Costabella, costituendo così un avvenente insieme di contenuti alberghieri, sportivi e nautici. «L’albergo – ha proseguito Markanovic – sarà a sette piani, con i primi due legati strettamente al marina. I nostri ospiti avranno a disposizione un centinaio di stanze, ciascuna delle quali avrà il balcone con vista mare. Sarà un hotel di tipo a cascata, la cui presenza non disturberà in alcun modo la visuale della gente del posto, abituata a godersi un’impareggiabile vista panoramica. Sul tetto dell’impianto, come logico, avremo bar e terrazza». Confermato inoltre che i dipendenti del minuscolo stabilimento navale non saranno licenziati, bensì troveranno impiego nelle nuove officine aziendali dislocate alla Torpedo, l’ex Silurificio fiumano. È giunta infine conferma sul rilascio dei permessi per la rimozione dei vecchi padiglioni del cantiere.
Andrea Marsanich