Il 12 dicembre 1971 il vescovo di Trieste Antonio Santin inaugurava una nuova chiesa nella sua diocesi. In via Capodistria, nel quartiere di Chiarbola, luogo di residenza di migliaia di famiglie di esuli istriani, fiumani e dalmati, veniva consacrata la chiesa di San Gerolamo confessore, nato a Stridone, nell’Istria interna. Impreziosita da un affresco di Amedeo Colella al suo interno, tale chiesa diventò il punto di riferimento della comunità esule che aveva popolato il nuovo rione.