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I bambini di Cristicchi ci svelano la verità sulle foibe – 01dic14

 

La bimba sul palcoscenico, esile e minuta, improvvisamente diventa un fascio di nervi. Allo scoppio delle mine, il viso è contratto in un urlo muto che è più grande di lei, poi precipita a terra morta. Il pubblico del Carcano trattiene il fiato, Simone Cristicchi raccoglie quel piccolo corpo e racconta: «Era l’agosto del 1946, sulla spiaggia di Pola, a Vergarolla, avveniva la strage più sanguinosa della storia d’Italia in tempo di pace…». È finalmente approdato anche a Milano il “musical civile” Magazzino 18 scritto, recitato e cantato dal “cantattore” Simone Cristicchi, non nuovo a imprese del genere (ha raccontato in passato la malattia mentale o la guerra), ma questa volta entrato con coraggio nel tema più scomodo e censurato della nostra storia: l’esodo dei giuliano-dalmati e la tragedia delle foibe. Il tour, partito un anno fa dal Teatro Rossetti di Trieste, la città che ospita il numero maggiore di esuli dall’Istria e dalla Dalmazia ma dove le ferite sono ancora aperte e resistono frange di negazionismo, nel giro di pochi mesi è letteralmente “esploso” e gli inviti anziché scemare sono raddoppiati: nella stagione 2014/2015 lo spettacolo andrà in almeno cento teatri d’Italia, ma il calendario è continuamente in fieri.

 

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http://www.avvenire.it/Spettacoli/Pagine/i-bambini-di-cristicchi.aspx

 

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