di RICCARDO TOSQUES
MUGGIA Esattamente 100 euro, iva inclusa, all’ora. È questa la tariffa prevista dalla giunta Nesladek per l’attivazione di due corsi di lingua slovena istituiti per i dipendenti del Comune.
La proposta, già varata con una delibera, rientra in uno dei due progetti che il Comune di Muggia ha avanzato al Governo nazionale per garantire e agevolare l’utilizzo della lingua slovena da parte della minoranza presente nel territorio comunale facendo riferimento all’ex legge 482/1999 sulle ”norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”. Complessivamente la richiesta inoltrata alle casse statali sarà pari a quasi 50 mila euro. E l’opposizione già scalpita, parlando di una «marea di soldi pubblici» sostanzialmente spesa «senza che esista una reale percezione di quanti muggesani sono di madrelingua slovena». Una proposta avanzata pur non essendoci nessun richiamo alla tutela della lingua slovena nello statuto comunale.
CORSI L’attivazione di due corsi di lingua slovena sarà riservata ai dipendenti che per la peculiarità delle loro attività sono quotidianamente a stretto contatto con i cittadini e coloro che hanno contatti istituzionali con i comuni della vicina Slovenia. I corsi saranno due: uno di base, l’altro avanzato. Complessivamente è prevista la partecipazione di venti persone, per un totale di 60 ore a corso. Il periodo di svolgimento delle lezioni andrà da ottobre a maggio e verranno attuati «per mezzo di società specializzate nella formazione di personale in grado di garantire docenti qualificati», così recita la delibera. Il progetto è realizzato allo scopo di «favorire e facilitare l’utilizzo della lingua slovena nei rapporti tra i cittadini appartenenti alla minoranza slovena e l’amministrazione comunale», spiega il testo dell’atto sottoscritto da tutta la giunta a eccezione degli assessori Moreno Valentich e Omero Leiter, non presenti alla riunione. Il costo preventivato per il docente sarà di 100 euro (iva inclusa) all’ora mentre complessivamente l’operazione avrà una spesa di 12mila euro a cui si aggiungeranno ulteriori 1200 euro per il materiale didattico e cancelleria, per un totale quindi di 13mila 200 euro.
URP L’altra iniziativa riguarda la prosecuzione del progetto Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) che prevede la presenza di un operatore con conoscenza dello sloveno. Lo sportello linguistico prevede l’assunzione di personale a tempo pieno determinato per il periodo di un anno con una spesa di 33mila 731 euro.
COMMENTI «Questi due progetti rispecchiano ancora una volta l’intenzione dell’amministrazione di rinforzare il rapporto con la comunità slovena, un passo ulteriore di integrazione che a Muggia peraltro è già fortemente radicata», così il vicesindaco Franco Crevatin. Decisamente opposto il tono di Daniele Mosetti, membro del coordinamento locale del Pdl: «Mi chiedo quanto Muggia abbia realmente bisogno di spendere questa marea di soldi pubblici alla lunce anche del fatto che in tutta la provincia il censimento degli sloveni non si effettua da ben 40 anni. Personalmente, finché non ci sarà la reale percezione del numero dei muggesani di madrelingua slovena, ritengo che simili spese siano soltanto un ingiusto privilegio per pochi».