Nel consueto approfondimento del sabato che la testata fiumana italofona La Voce del Popolo affida a Rosanna Turcinovich Giuricin, è stato recentemente intervistato Giorgio Perini, Presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo.
Si tratta di una sigla associativa nata per raccogliere i corregionali costretti ad emigrare all’estero e che ha accolto al suo interno anche quella consistente frazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati che, dopo aver abbandonato le terre di insediamento autoctono annesse alla Jugoslavia comunista per effetto del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 ed aver sperimentato il difficile reinserimento nel tessuto sociale italiano soggiornando nei Centri Raccolta Profughi allestiti frettolosamente dall’Italia devastata dal conflitto, hanno deciso di emigrare all’estero.
Dall’Adriatico orientale agli Stati Uniti d’America e al Canada, in Brasile e Argentina, ma anche in Sudafrica ed Australia: una diaspora planetaria che ha trasmesso alle nuove generazioni un senso di appartenenza che si consolida nei circoli dei Giuliani del Mondo. Perini ha a tal proposito affermato che «gli esuli, al contrario degli emigrati, non hanno, non hanno mai avuto, un luogo a cui pensare, dove poter tornare ritrovando i vecchi amici, l’ambiente che conoscevano, parlando la lingua o il dialetto. Anche se ritornano nei loro luoghi di origine si sentono stranieri in quella che era casa loro. Sono stati privati delle proprie radici, impossibile da far capire fino in fondo a chi non l’ha provato. Ecco perché l’AGM deve fare valere questa peculiarità anche a livello nazionale, attraverso l’impegno nell’UNAIE – l’Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati – nel cui Direttivo sono stato eletto ad ottobre»
L’intervista completa è disponibile sul sito de La Voce del Popolo:
https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-del-popolo/i-nostri-esuli-ambasciatori-nel-mondo