La «Giornata del Ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo fiumano giuliano dalmata e delle complesse vicende del confine orientale con le testimonianze di Aulo Crisma e Flavio Orlandi è stata celebrata alla scuola media “Berto Barbarani” di San Martino Buon Albergo (Verona) con la partecipazione di alunni e docenti. «Siamo la memoria che abbiamo. Testimonianze e documenti dell’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia» era il titolo della rappresentazione elaborato dalla professoressa Anna Solati Bruno in collaborazione con Elisa Zoppei, Aldo Ridolfi, Attilio Scolari ed il gruppo musicale Music@rt. Sulla scena un grande albero spoglio.
Ad esso, mano a mano, sono state ridate le sue foglie: i pezzi di memoria che il tempo gli aveva strappato stavano marcendo nell’oblio. Le testimonianze dal vivo di Flavio Orlandi, nativo di Castagna un paesino vicino a Buje e di Aulo Crisma, nativo di Parenzo, hanno rappresentato una storia di paure, lutti, lacrime, delitti e tanta omertà. «Del mio paese natale», ha raccontato Orlandi, «conoscevo solo quanto mi avevano raccontato i genitori perché dall’Istria sono partito quando avevo 4 anni. Sono tornato nel mio paese natale negli anni 1970 ed ho visto una vera desolazione. Altra tappa anche nel 2008 ed ho visto la mia casa venduta che stava per essere ristrutturata. Alcuni vicini ricordavano la mia famiglia. Quanta tristezza, quanta desolazione».
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