I sindaci dell’area isontina si sono incontrati a Nova Gorica per fare il punto su progetti e prospettive dell’area. Al centro l’organizzazione della Città della cultura 2025, ma anche il possibile riconoscimenti del Collio come patrimonio dell’Unesco e la realizzazione della zona economica speciale transfrontaliera.
L’avvicinamento di Nova Gorica e Gorizia al 2025 quando saranno Città europea della cultura, ma anche i possibili riconoscimenti Unesco, accanto alla realizzazione della Zona economica speciale e a progetti di sviluppo dell’area come l’uso dell’aeroporto Duca d’Aosta, sono stati i temi dell’incontro fra i sindaci dell’isontino, il primo dopo le elezioni amministrative che hanno rinnovato sindaci e le giunte dei comuni sloveni.
I sindaci si sono incontrati a Nova Gorica per un confronto a tutto campo, come ci ha spiegato il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna. “È stato – ha detto – un incontro davvero molto proficuo e molto cordiale: ovviamente le istituzioni camminano da sole, cambiano i presidenti di governi, delle regioni, i sindaci, però la componente personale è molto importante e anche oggi abbiamo visto che fra noi c’è davvero un ottimo rapporto”.
“Abbiamo parlato di argomenti di diversi, come i riconoscimenti Unesco, la Zona Economica Speciale Europea e la Capitale europea della cultura. Per quanto riguarda l’Unesco, sappiamo che ha più possibilità la Slovenia, avendo meno siti Unesco rispetto all’Italia, nel cercare di spuntare questo importante riconoscimento per Collio e per Brda che, dalle simulazioni fatte, potrebbero produrre qualcosa come il 3% in più del PIL della nostra zona. LA ZESE, la Zona economica speciale europea, sappiamo è un diritto ormai da parte slovena, perché nel trattato di adesione della Slovenia all’Unione Europea è prevista la zona franca mista a cavallo del confine: anche da parte del collega di Nova Gorica, Samo Turel, ci sarà un forte pressing nei confronti del suo governo per cominciare ad avviare questo iter, che, se realizzato, potrebbe portare sul territorio tra Italia e Slovenia probabilmente 1500 o 2000 posti di lavoro in più.”
“Ovviamente – ha aggiunto – abbiamo parlato anche di Capitale europea della cultura, delle grandi opportunità nell’ambito del turismo, ma anche dell’aeroporto Duca d’Aosta che confina con la Slovenia, per poterlo utilizzare anche come sito per quanto riguarda la protezione civile, per prevenire e per combattere incendi come quello tragico dello scorso agosto. Abbiamo individuato anche forme di promozione del territorio: importante sarà la nostra presenza contestuale, di Gorizia e Nova Gorica, il 24 prossimo all’incontro promosso a Trieste dal vice premier e ministro degli esteri Tajani, dove ci presenteremo insieme. La nostra proposta, visto che il 17 febbraio mi incontrerò con il ministro alla cultura Sangiuliano, è quella di un incontro di due ministri, italiano e sloveno, a Gorizia e Nova Gorizia ai quali i due sindaci presenteranno un’unica lettera, in italiano e in sloveno, a doppio firma per far capire qual è la grande coesione e la condivisione nell’area”.
Alessandro Martegani
Fonte: Radio Capodistria – 19/01/2023