La Società di Studi Fiumani ricorda il triste giorno dell’entrata delle truppe comuniste jugoslave di Tito a Fiume.
La liberazione dalle forze germaniche non portò la libertà ai fiumani, ma una nuova occupazione.
Ben 570 italiani furono infoibati e annegati in mare dall’Ozna jugoslava dal 4 maggio al 30 dicembre 1945.
Mesi di sofferenze e violenze. Soprusi che non risparmiarono nemmeno gli antifascisti italiani non appartenenti al partito comunista. Repubblicani, popolari, socialisti e gli autonomisti zanelliani furono arrestati e massacrati nelle foibe circostanti o annegati in mare.
Si tratta di dati che provengono dalla ricerca italo-croata sulle vittime italiane a Fiume e dintorni (1939-1947) della Società di studi fiumani e l’Istituto Croato per la Storia di Zagabria.
Questo ricordo sia per la pace e la collaborazione tra i popoli e non per sollevare tensioni.
Non c’è però giustizia per i fiumani e gli esuli tutti senza il ricordo di questa parte di storia taciuta per lunghi anni.
Marino Micich