I deputati delle minoranze nazionali italiana e ungherese al Parlamento di Lubiana, rispettivamente Felice Žiža e Ferenc Horváth, si sono congratulati con la neoeletta Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, per la vittoria ottenuta alle Presidenziali di domenica scorsa. “Desideriamo esprimerle le nostre più vive congratulazioni per l’elezione alla carica di Presidente della Repubblica di Slovenia. Le auguriamo innumerevoli soddisfazioni e successi nel suo nuovo ruolo. Siamo certi che la collaborazione con le due Comunità nazionali continuerà a essere proficua e ai massimi livelli e che il suo lavoro sarà teso a migliorare ulteriormente le relazioni e l’amicizia con le nostre Nazioni madre”, si legge nel messaggio trilingue (italiano, ungherese e sloveno) scritto su carta intestata del Gruppo parlamentare dei deputati delle minoranze nazionali e indirizzato da Žiža e Horváth al futuro Capo di Stato (il giramento di Nataša Pirc Musar dovrebbe svolgersi il 23 dicembre).
Il parlamentare della CNI ha dichiarato d’aspettarsi che Nataša Pirc Musar non solo dimostri d’avere ben saldi i valori della democrazia e d’essere aperta al dialogo, ma che stimoli pure un’ondata d’ottimismo. “È la prima volta che in Slovenia a ricoprire l’incarico di Presidente della Repubblica sarà una donna. La nostra impressione è che possa dare qualcosa in più. La cosa ci rende felici. Ciò potrà portare, come emerso in campagna elettorale, a molte novità. Favorirà, probabilmente, l’inserimento nella vita sociale di tanti giovani e quindi a un nuovo approccio della politica slovena”, ha dichiarato Žiža, che abbiamo raggiunto ieri telefonicamente.
Per quanto concerne i rapporti tra Nataša Pirc Musar e le etnie, Žiža è stato chiaro. “Quello che c’aspettiamo e che abbiamo scritto nell’augurio di buon lavoro che le abbiamo rivolto è che continui sulla strada dell’ottima collaborazione del Presidente della Repubblica con le Comunità Nazionali Italiana e Ungherese nel loro insieme e con i due parlamentari che le rappresentano”, ha affermato Žiža. “In particolare – ancora Felice Žiža – c’interessa che sviluppi ulteriormente, che porti avanti i rapporti d’amicizia e di collaborazione iniziati con Borut Pahor e Sergio Mattarella, in particolare dal 13 luglio 2020, ossia dalla visita congiunta dei due Capi di Stato a Basovizza”.
“C’attendiamo certamente che si continui a percorrere la strada della riconciliazione che in qualche modo è stata giù tracciata a partire dal quel 13 luglio dai nostri due Presidenti. Per implementarla, per migliorarla nello spirito di una casa comune europea dove tutti dovremmo convivere collaborando per il bene dei cittadini delle nostre due Repubbliche, ma anche dell’Europa e del mondo”, ha rilevato Žiža, puntualizzando d’attendersi che “l’Italia ci sia sempre più vicina”.
Il parlamentare della CNI ha espresso pure l’auspicio che l’Italia e la Slovenia riprendano in mano la Relazione storico-culturale 1880-1956. “Sarebbe importante. Una storia condivisa potrebbe portare all’insegnamento, dalle elementare in poi, di una storia che sia realmente successa. Un obiettivo difficile da centrare, ma Pahor e Mattarella c’erano quasi riusciti”, ha rilevato Žiža, osservando che ciò sarebbe utile per disinnescare gli estremisti, ovvero togliere loro gli argomenti.
Fonte: La Voce del Popolo – 15/11/2022
La nuova Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar