Volume di Elio Varutti "Il campo profughi di via Pradamano e l'associazionismo giuliano dalmata a Udine
La grande storia fece ancora una volta tappa a Udine nel dopoguerra quando la città divenne rifugio per gli esuli giuliani e dalmati. A quegli eventi è dedicato il volume di Elio Varutti "Il campo profughi di via Pradamano e l'associazionismo giuliano dalmata a Udine. Ricerca storico sociologica tra la gente del quartiere e degli adriatici dell'esodo. 1945-2007"(30 euro), disponibile nelle librerie. Minuziosa l'opera di approfondimento. Il campo profughi di via Pradamano fu attivo dal 1947 al 1960. Era un Centro di smistamento profughi per le popolazioni italiane di Fiume, dell'Istria, di Zara e della Dalmazia che fuggivano dalla Jugoslavia di Tito passando per il territorio libero di Trieste (1945-1954) o per altri luoghi. L'Italia aprì 109 campi per loro. Il campo udinese funzionò in quello che nel 1935 era un collegio dell'Opera nazionale balilla progettato da Ermes Midena. Accolse circa 100 mila profughi, ossia un terzo dell'esodo degli italiani dalla costa orientale adriatica (350 mila persone).
Oltre cento le interviste agli esuli e alla popolazione del quartiere, dato che Elio Varutti ha voluto sentire il parere degli esuli e della gente; 56 le biografie e davvero tante le fotografie, tra le quali diverse splendide di Tino da Udine che documentano la vita nel villaggio metallico. Nella seconda parte del libro si ripercorre la storia del comitato provinciale di Udine dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Da segnalare gli scritti inediti dei preti che nel 1945 si occupavano dell'accoglienza dei profughi istriani in Friuli.
Sono state programmate delle presentazioni nel mese di dicembre della ricerca, nelle scuole e aperte al pubblico, alla presenza dell'autore e del presidente del comitato provinciale di Udine dell'Anvgd, Silvio Cattalini. Gli eventi avverranno in collaborazione con la stessa Anvgd che è editore del volume. La sede è in vicolo Sillio 3 (telefono 0432-506203). L'orario di apertura, per chi volesse conoscere gli esuli, associarsi o acquistare il libro, va dalle 16.30 alle 18.30.