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Il Governo va sotto sui soldi agli esuli (Messaggero Veneto 14 nov)

La Camera ha approvato ieri sera la legge Finanziaria con 295 si e 241 no. L`Aula ha poi dato via libera al bilancio dello Stato con 273 sì e 130 no. Dopo il disco verde alla Finanziaria e alla nota di variazione, è stato così approvato da Montecitorio l`ultimo tassello della manovra 2009-2011 che passa ora all`esame del Senato. In precedenza il governo battuto nell` Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla Finanziaria. L`Assemblea di Montecitorio aveva approvato con 260 sì, 252 no e quattro astenuti, contro il parere del governo, l`ordine del giorno del deputato triestino Ettore Rosato (Pd), con cui si impegna l`Esecutivo «a predisporre, con il prossimo provvedimento finanziario, le risorse necessarie a garantire agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia il riconoscimento d un equo e definitivo indennizzo».

Nell`ordine del giorno presentato da Ettore Rosato, si impegna il Governo a finanziare la legge 137 del 2001, relativa agli indennizzi a cittadini e imprese operanti in territori della ex Jugoslavia, già soggetti alla sovranità italiana, che dalla Finanziaria subirebbe decurtazioni per circa sei milioni di euro per il 2009 e il 2010 e per 10 milioni per il 2011. Il testo impegna inoltre l`Esecutivo a rinnovare gli accordi, stabiliti nella legge 24 dicembre 2003, n. 350, che prevede il distacco di personale Inps presso il Ministero dell`economia e delle finanze per accelerare il disbrigo delle pratiche di indennizzo.

Il sottosegretario all`Ambiente, Roberto Menia, si dice «compiaciuto» per l`approvazione alla Camera dell`ordine del giorno sugli indennizzi agli esuli istriani. Lo afferma in una nota diffusa a Trieste, in cui sottolinea che «esistono battaglie che vanno al di là degli schieramenti ed esistono questioni il cui senso etico è certamente più forte – conclude dei problemi economici e finanziari».

Si è invece astenuto il deputato triestino della Lega Nord Massimiliano Fedriga, secondo cui si tratta di «una battaglia strumentale portata avanti dal Pd con un semplice ordine del giorno che non risolve l`annoso problema dei profughi istriani». La finanziaria «leggera» supera il primo giro di boa. «senza che sia stata posta la fiducia e senza l`assalto alla diligenza del passato», mette in risalto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ma la manovra non contiene le misure anti-crisi auspicate dall`opposizione, che va all`assalto su questo punto. I nuovi interventi per rafforzare l`economia reale potrebbero però arrivare nel giro di due settimane, entro novembre. Di certo il decreto porterà a 3,7 milioni di lavoratori pubblici un piccolo regalo natalizio: un bonus una tantum di 165 euro, dovuto al mancato rinnovo del contratto nel 2008, che sarà inserito nella tredicesima. Nel testo sono state accolte solo piccole modifiche. E alla fine il conto è migliorato. Il saldo netto da finanziare – che è  l`indicatore macro economico incorporato nella Finanziaria – è migliorato di 685 milioni di euro. Un effetto positivo arriva anche da 10 milioni di maggiori risparmi che il Quirinale programma di realizzare, accentuando il contenimento di spesa già avviato negli ultimi anni.

 

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