Ancora una sosta inattesa per il Ritorno alla Terra dei Padri, il viaggio/evento che è stato avviato dall’Ecomuseo Egea di Fertilia con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia alla scopo di ricollegare con le terre dell’Adriatico orientale la comunità giuliano-dalmata che ha trovato accoglienza nella città di fondazione sarda.
Al termine della prima settimana di navigazione, però, Klizia, l’imbarcazione che sta compiendo a ritroso la navigazione della flottiglia di pescherecci che condusse in Sardegna il primo nucleo di profughi istriani (provenienti soprattutto da Rovigno ed Orsera), è rimasta ferma più a lungo del previsto a Bastia causa l’imperversare del vento di maestrale che già nei giorni precedenti aveva rallentato l’itinerario.
«Le previsioni meteo sono state completamente smentite e quindi dopo aver raggiunto Bastia da Solenzara, non abbiamo potuto proseguire come da tabella di marcia – spiega Mauro Manca, direttore dell’Ecomuseo Egea e presidente del comitato Anvgd di Sassarri-Fertilia – Già temevamo di dover salpare martedì saltando lo scalo all’isola di Capraia in modo da raggiungere direttamente Livorno, ove abbiamo in programma un evento assieme alla comunità dei sardi e ad una rappresentanza dell’Anvgd della Toscana, invece stamattina un improvviso calo del vento ci ha consentito di mollare gli ormeggi»
Sul sito dell’Ecomuseo è stata intanto attivata una timeline che consente di seguire gli spostamenti di Klizia e vedere i video che il suo equipaggio realizza fornendo aggiornamenti sul tragitto e sulla situazione a bordo:
Nonostante questi intoppi sul percorso, c’è molta attenzione nei confronti di questa iniziativa, la quale è anche seguita con interesse dalla Rai, che sta raccogliendo immagini e materiale per realizzare un docufilm.
Lorenzo Salimbeni