Una violenta grandinata ha flagellato il Friuli e l’Isontino la sera di lunedì 24 luglio e pesanti danni sono stati riscontrati a Gorizia.
Particolarmente devastato è stato il Parco della Rimembranza, un luogo intimamente collegato alla storia del confine orientale italiano. Recentemente, infatti, vi è stato inaugurato il lapidario che la Sezione di Gorizia della Lega Nazionale ha realizzato per integrare le cifre dei goriziani deportati dalle truppe comuniste jugoslave nel maggio-giugno 1945 a guerra ormai conclusa per quanto concerne il territorio italiano. Vi sono inoltre i resti del monumento alla Vittoria eretto per celebrare la vittoria italiana nella Prima guerra mondiale e fatto esplodere, in sfregio all’italianità cittadina, dai collaborazionisti sloveni delle truppe tedesche che avevano il controllo del territorio attraverso la Zona di Operazioni Litorale Adriatico successivamente all’armistizio dell’8 Settembre. Alcuni alberi non hanno resistito alla furia del temporale e sono stati sradicati, fortunatamente senza arrecare danni, come è invece successo in altre zone del capoluogo isontino.
Ad esempio alla Campagnuzza, il rione periferico nato come villaggio di edilizia popolare destinata agli esuli istriani, fiumani e dalmati giunti numerosi a Gorizia: una decina di grandi vetrate quadrate colorate della chiesa sono state rotte.
«La furia del vento e la grandine hanno provocato tanti danni anche a Gorizia – ha dichiarato il sindaco Rodolfo Ziberna – ma per fortuna non sono rimaste coinvolte persone. Da ore siamo in giro a verificare la situazione. Grazie di cuore a Protezione Civile, Vigili del fuoco, forze dell’ordine e a tutti coloro che si stanno dando da fare per ripristinare la normalità. Stiamo all’erta perché per stasera è previsto ancora maltempo» [LS]
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