FIUME Il marchio Fiat ha fatto flop in Croazia. C’è stato un crollo delle vendite e ora l’azienda automobilistica italiana è addirittura ultima fra i venti marchi presenti sul mercato. Non solo il gruppo è sparito dalla classifica delle top ten, ma addirittura è stato retrocesso a fanalino di coda. Superato da Seat, Chevrolet, Kia, Dacia, ecc.
Dopo l’area della capitale, anche nel 2010 la regione litoraneo-montana con capoluogo Fiume si è confermata al secondo posto per numero di auto immatricolate nell’arco dell’anno. Secondo i dati seguiti mese per mese da un’agenzia specializzata in monitoraggio dell’andamento di mercato, dal primo gennaio alla fine di dicembre le auto nuove uscite dalle concessionarie nella regione fiumana sono state poco più di 3.500, con un arretramento intorno al 14-15 per cento rispetto all’anno precedente e con un’incidenza a livello nazionale pari al 9,1 per cento.
Al terzo posto la regione di Spalato, geograficamente più estesa e soprattutto più popolosa, dove le nuove immatricolazioni sono state poco meno di 3.200. Più staccata, ma comunque al quarto posto, la regione istriana.
Come si è detto, al vertice della graduatoria la regione di Zagabria, con un totale di quasi 14.600 immatricolazioni e con una incidenza intorno al 38%. A prescindere dalla distribuzione regionale delle vendite, nel 2010 il mercato dell’auto in Croazia ha risentito pesantemente della crisi, facendo riscontrare un calo di oltre il 14% rispetto all’anno precedente, che già aveva segnato un cedimento definito “drammatico” rispetto al 2008.
Per farsi un’idea dei guasti causati dalla recessione negli ultimi due anni basti dire che che nel 2008 le auto vendute avevano superato quota 88 mila, per scendere l’anno dopo a 38.587. In pratica, nell’arco di due anni il mercato dell’auto in Croazia è stato più che dimezzato: il calo di vendite è stato nientemeno che del 56,3 per cento. Per le concessionarie, diverse delle quali costrette a chiudere, si è trattato di un vero e proprio tracollo. E le previsioni per l’anno appena cominciato non lasciano affatto sperare in una repentina inversione di tendenza.
Per ciò che attiene alle singole case automobilistiche, nella graduatoria per l’anno scorso colpisce soprattutto un riscontro: il nuovo arretramento del marchio Fiat, retrocesso (come abbiamo scritto in apertura) addirittura all’ultimo posto di quella che potremmo definire come classifica di Serie B.
In altre parole, Fiat ha toccato il fondo della “top twenty”, superata anche da marchi come Seat, Chevrolet, Kia, Dacia, ecc., ritagliandosi una “fettina” di mercato quasi del tutto irrilevante.(f.r.)