Un’eventuale chiusura (o mancata apertura) anche di una sola classe nelle scuole con lingua d’insegnamento italiana a causa del criterio del numero minimo di alunni per sezione determinerà una frattura nei rapporti tra il deputato della CNI, nonché presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin, e il governo presieduto da Zoran Milanović. Lo ha annunciato senza usare mezzi termini lo stesso Radin ieri in una conferenza stampa convocata al Sabor, alla quale hanno partecipato anche gli altri deputati eletti in rappresentanza delle minoranze nazionali.
LEGGI L’ARTICOLO
http://editfiume.com/lavoce/politica/7761-il-numero-minimo-lede-i-diritti-cni