ROVIGNO – Ancora un intervento di ampliamento per il Centro di ricerche storiche di Rovigno, ritenuto l'istituzione più prestigiosa dell'Unione italiana. Da tre mesi si sta lavorando per l'accorpamento al palazzo ubicato nel centro storico, di un appartamento adiacente. A lavori ultimati, si calcola entro l'estate, l'istituzione verrà a disporre di una superficie utile pari a 1.000 metri quadrati, senza considerare i depositi di 180 metri quadrati messi a disposizione dalla municipalità, quasi un raddoppio rispetto agli spazi originali. Anche questa ristrutturazione come del resto le precedenti, viene sostenuta finanziariamente dal governo di Roma per il tramite dell'Unione italiana e dell'Università popolare di Trieste. L'importo in questione è di circa 200.000 euro. Come saranno utilizzati i nuovi spazi? Lo abbiamo chiesto al direttore e cofondatore del centro Giovanni Radossi. «Innanzitutto -dice- avremo due nuovi ambienti per la biblioteca, un vano per l'archivio e una stanza per le riunioni, ricavata nella cisterna, quindi praticamente sottoterra. Inoltre disporremo di un cortiletto sul retro del palazzo, dove apriremo una nuova entrata nel nostro palazzo».
E Radossi ci tiene a sottolineare l'appoggio della municipalità rovignese in questa ristrutturazione, un sostegno comunque che non è mancato neanche in epoche precedenti. Va detto che i lavori non sono d'intralcio all'operato del Centro, che dal 1968 opera nel campo della ricerca colmando una grave e
ingiustificata lacuna nell'ambito della storiografia e, di recente, anche della sociologia.
Fu creato con lo scopo di avviare un processo di chiarificazioni e di precisazioni sulla storia dell'Istria, che è senza dubbio una delle più complesse e delicate, vista la sua posizione geopolitica e la sua secolare struttura multietnica. E proprio per questo specie agli inizi, sul suo cammino non mancarono ostacoli di ogni genere, pressioni e anche intimidazioni politiche alle quali il Centro, come rileva Radossi, ha sempre risposto con la forza degli argomenti e della verità. Le serie che vengono
pubblicate, con argomenti specifici, sono: Atti, Collana degli Atti, Quaderni, Monografie, Documenti, Fonti, Acta historica nova, Ricerche sociali, Etnia, La ricerca (bollettino) e Edizioni Speciali. In quasi 40
anni il Centro ha pubblicato 270 volumi di 70 mila pagine, stampati in 350 mila copie. Annualmente è frequentato da 850 ricercatori e da 700 studenti d’Italia, Slovenia, Croazia e di altri Paesi europei. La sua biblioteca di 100.000 volumi da qualche anno è collegata al Consiglio d'Europa, ed è consultabile
via internet all’indirizzo: www.crsrv.org.
p.r.