Il segreto per una vita lunga è felice è di avere una famiglia vivace e affettuosa, tanti ricordi da raccontare, una giornata scandita dalle chiacchiere con gli amici, dalla lettura e non solo. E’ quanto trapela dalle parole di Anna Dodic, una vivace anziana che abita in via Capodistria e che mercoledì ha spento 107 candeline, festeggiata dai parenti, dagli amici e anche dal sindaco Roberto Dipiazza.
Nata in Istria, Anna è arrivata a Trieste tredici anni fa, per raggiungere la figlia e vivere insieme a lei. Del secolo che ha vissuto ricorda tutto chiaramente, della storia, degli avvenimenti principali e delle esperienze della sua famiglia, e ama spesso raccontarle a chi le sta vicino. «I miei ricordi partono da quando ero bambina – spiega Anna – per arrivare alle due guerre, un periodo non sempre facile, fino ai momenti più belli, come il matrimonio e i figli».
All’ultracentenaria, che ha avuto cinque figli e nove, tra nipoti e pronipoti, ed è stata prima contadina e poi casalinga, piace spesso rituffarsi nel passato. «Racconto spesso di quando ero bambina, quando andavo a scuola – ricorda –. Ero molto attenta e studiosa, ho ricevuto anche un diploma per la più brava della classe. Poi racconto della mia cittadina, Salvore, di quando ho avviato una raccolta di soldi per comprare la statua della Madonna, che tuttora è presente nella chiesa. Mi piace anche ricordare quando, durante l’occupazione tedesca, il pane che preparavo era talmente buono che tutti, anche i soldati, venivano da me a mangiarlo».
Anna è sempre insieme alla figlia, ai nipoti e agli amici, che spesso vengono a farle compagnia. Al mattino guarda la televisione, chiacchiera e legge il suo libro di preghiere. Nel pomeriggio si riposa e ascolta le notizie della giornata.
Il segreto della longevità di Anna, a detta dei parenti, sta in poche e semplici regole. «E’ una persona sincera, molto semplice e serena, che ama tantissimo i figli e i nipoti – spiega la famiglia – è continuamente attiva, coinvolta nella vita di tutti, la facciamo sentire sempre parte della quotidianità. E’ una nonna super».
m.b.