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Il Piccolo – 050707 – Gara deserta, no traghetti per l’Istria

Nonostante il finanziamento di 600mila euro garantito dalla Regione non
saranno effettuati i tradizionali collegamenti lungo la costa

Gara deserta, saltano i traghetti per l'Istria

Le società armatrici hanno disertato il bando per motivi organizzativi ed
economici

Il servizio doveva garantire un collegamento sei giorni alla settimana
Trieste-Portorose-Parenzo-Rovigno con ben due partenze e altrettanti arrivi
giornalieri, erano stati fissati orari e tariffe. L'interesse sembrava
grande per questi collegamenti, l'assenza di linee dirette nel golfo da
Trieste per l'Istria e la Croazia appare davvero inspiegabile. E sembrava
lunga anche la lista degli armatori interessati: si parlava della Trieste
Lines (gruppo Ustica lines con sede a Trapani che collega Napoli, la Sicilia
e le isole minori), che già nel 2001 con l'aliscafo Calarossa faceva la
rotta Trieste-Pola.
Nell'elenco dei papabili c'era pure la Snav della famiglia Aponte (quella
delle Msc) che la scorsa estate si era detta pronta a riportare a Trieste il
Marconi (nel frattempo acquistato dalla Tirrenia). Una fila lunghissima
visto che si parlava pure di una compagnia armatoriale di Malta (interessata
a lavorare in Adriatico) con una flotta di catamarani che si appoggia all'agenzia
Mirco Santi di Venezia, e si ipotizzava infine l'Enermar di Genova.
Alla gara non si è presentato nessuno e la direzione regionale Trasporti non
ha ricevuto alcuna offerta. Nessuno dei diretti interessati parla
ufficialmente, ma il quadro che emerge è chiaro. Tutto inizia dal bando di
gara europeo, necessario quando si tratta di un servizio che non si regge in
piedi da solo. Servono finanziamenti pubblici che la Ue non autorizza, sono
aiuti di Stato che alterano la concorrenza. Le deroghe riguardano solo il
trasporto pubblico locale.
Il 21 febbraio scorso la Ue ha dato via libera alle «sovvenzioni pubbliche
per un servizio marittimo di collegamenti estivi transfrontalieri». Ma sono
state anche stabilite regole ferree: si parla non di finanziamenti ma di
«compensazioni» (si pareggia il bilancio dell'azienda che va in rosso
facendo il servizio), al massimo per 5 anni e con un tetto limite, ogni
anno, di 1 milione 654 mila 796 euro. La Regione pensava di stanziare un
milione di euro, poi ha deciso per 600 mila euro.
Ritardo della Ue, grande velocità della Regione nel preparare il bando,
parti discutibili del regolamento e aspetti tecnici su orari del servizio,
velocità, tempi di percorrenza. Per non parlare poi delle difficoltà sulle
autorizzazioni croate in una stagione ormai avviata. L'elenco delle
lamentele delle compagnie che apparivano interessate è comunque lunghissimo.
Già il milione di euro di compensazione da parte regionale appariva «appena
sufficiente a garantire l'avvio» osa dire qualche armatore che si trincera
dietro l'anonimato. Quando è emerso che sarebbero stati 600 mila euro c'è
stato il vuoto: nessuno rischia di lavorare in perdita.
L'assessore regionale ai trasporti Lodovico Sonego se l'aspettava, ma è
sconfortato lo stesso. «Banalmente la gara è andata deserta perchè
evidentemente la proposta non è stata ritenuta allettante» taglia corto
senza nascondere le difficoltà della situazione. «La gara è stata fatta a
estate avanzata – continua Sonego – e si trattava di un periodo breve,
luglio-settembre. Abbiamo bandito il concorso non appena è arrivato l'ok
della Ue. Ma i soldi erano quelli consentiti, avevamo le mani legate dalla
Ue, non possiamo fare quello che vogliamo. Sono sicuro che il disinteresse
degli armatori è stato motivato più dalla brevità del periodo di servizio
più che dall'intensità dell'aiuto. Ma non si poteva fare prima».
L'assessore respinge qualsiasi critica su problemi tecnici, anche su
eventuali carenze del regolamento. «Tutte sciocchezze – conclude – ci
abbiamo lavorato su 2 anni e mezzo. L'ok dell'Ue è arrivato tardi, c'era
poco tempo per preparare tutto. Potevamo rimandare tutto di un anno, ma
qualcuno avrebbe protestato. La gara è andata deserta, il prossimo anno la
rifacciamo e stavolta partiamo con il servizio dal primo giugno».

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