di Silvio Maranzana
Un megabrindisi, a conclusione di una festa di ore, a Fernetti alla
mezzanotte fatidica del 20 dicembre quando le sbarre del confine verranno
materialmente rimosse, una manifestazione due giorni più tardi a Rabuiese
alla presenza di presidente e vicepresidente della commisione Ue, José
Manuel Barroso e Franco Frattini, oltre che di tutti e 27 i ministri
dell'Interno dei Paesi membri: con queste due importanti manifestazioni che
si svolgeranno in provincia di Trieste, l'Unione europea festeggerà
l'ingresso della Slovenia in area Schengen.
Trieste è stata scelta a sorpresa come fulcro dell'evento che sembrava
dovesse avere ancora per teatro Gorizia la città spaccata in due dalla
frontiera com'era già accaduto tre anni fa in occasione dell'associazione
della Slovenia all'Ue. Sarà invece Trieste a vivere stavolta nel modo più
diretto la fine di un'epoca tragica cominciata nel 1940 con la guerra,
caratterizzata dall'esodo verso Occidente di gran parte degli italiani di
Istria, Fiume e Dalmazia, segnata dall'innalzamento del confine tra Zona A e
Zona B, tra Italia e Jugoslavia infine tra Italia e Slovenia.
La notte dei festeggiamenti, italiani e sloveni per tornare a casa, dopo 62
anni, non dovranno esibire i documenti e così sarà poi sperabilmente per
sempre. «La prima cerimonia che comprenderà anche il momento fatidico delle
caduta delle sbarre – annuncia Maria Teresa Bassa Poropat presidente della
Provincia che coordina la manifestazione assieme al comune di Sesana – vorrà
essere soprattutto una festa dei cittadini, invitati a intervenire in gran
numero che si terrà però in orario notturno e in un periodo molto freddo per
cui a Fernetti verrà allestita una grande tensostruttura chiusa e verranno
collocate numerose sedie».
L'inizio è previsto già tra le 20 e le 21. I discorsi ufficiali si
alterneranno a momenti di spettacolo fino a culminare a mezzanotte con la
rimozione delle sbarre del confine e il brindisi. Parteciperanno i sindaci e
le autorità provinciali e regionali italiane e slovene, mentre gli inserti
artistici saranno di elevato livello qualitativo. «Sicuramente – aggiunge
Bassa Poropat – noi coinvolgeremo il Teatro Verdi, mentre attendiamo
l'elenco degli interventi sloveni, dopodiché convocherò un'altra riunione a
Trieste per stilare il programma dettagliato della manifestazione».
Appena oggi però Bruxelles dovrebbe confermare che la data fatidica sarà
quella della mezzanotte di giovedì 20, poiché un'altra interpretazione la dà
alla mezzanotte del giorno dopo. Alla medesima ora saranno comunque rimosse
le sbarre su tutti i valichi e su ognuno si svolgerà un'altra piccola
cerimonia, la principale delle quali si terrà sul confine di Basovizza.
Ma un altro appuntamento di particolare spessore è previsto due giorni più
tardi, sabato 22, allorché i festeggiamenti si sposteranno su un altro dei
principali valichi tra Italia e Slovenia: quello di Rabuiese. Qui, in orario
presumibilmente diurno, giungeranno a festeggiare Barroso e Frattini assieme
a tutti i ministri dell'Interno dei Paesi dell'Ue a cominciare dall'italiano
Giuliano Amato e dallo sloveno Dragutin Mate. In questo caso il
coordinamento è affidato alla Regione che logicamente sarà presente con il
governatore Riccardo Illy. A entrambe le manifestazioni saranno presenti i
sottosegretari triestini all'Interno, Ettore Rosato e al commercio
internazionale, Milos Budin.