Il «10 febbraio» non si arrende dopo la retromarcia dell'esecutivo sull'iniziativa
Il Comitato ignora il veto della giunta: collocherà la targa in ricordo dell'Esodo
La giunta Pizzolitto, dopo che la maggioranza di centrosinistra ha espresso
parere negativo, ha fatto marcia indietro sulla collocazione in città di una
targa in ricordo dell'esodo da Istria, Fiume e Dalmazia e della tragedia
delle foibe. Il Comitato 10 febbraio che aveva promosso l'iniziativa,
chiedendo al Comune la possibilità di realizzarla nel rione di via Romana,
non si arrende, però. Il comitato annuncia che procederà comunque
all'apposizione della targa in piazzale Tommaseo, luogo prescelto assieme
all'ente locale. «Ci rammarichiamo del mancato patrocinio da parte del
Comune alla nostra iniziativa – afferma il responsabile del comitato,
Domenico de Castro -, che comunque verrà portata avanti nel mese di
ottobre». Alla manifestazione il comitato invita fin d'ora tutte le
istituzioni, tutte le associazioni vicine al mondo degli esuli e tutti i
cittadini che vi vogliano partecipare. La targa sarà quella fatta
predisporre ancora a giugno e di cui il comitato è rientrato in possesso,
dopo che l'amministrazione comunale ha deciso di non accogliere la richiesta
dell'associazione. Vi si potrà leggere quindi l'antico motto dalmata «Ti con
nu, nu con ti», scelto dal comitato per ricordare quanti furono costretti a
lasciare la loro terra negli anni successivi al secondo conflitto mondiale.
Si tratta della frase pronunciata dal conte Viscovich a Perasto (ora in
Montenegro) nel 1797 durante l'ultimo ammainabandiera veneziano prima che la
città fosse presa dagli austriaci.
«Abbiamo scelto questa frase – aggiunge de Castro – perché crediamo riassuma
in sé la tragedia dell'esodo, ma anche la tradizione che vuole continuare».
Per l'amministrazione la vicenda apertasi a giugno rischia di rimanere fonte
di imbarazzi, se non di tensioni in giunta e nella maggioranza, dove non
tutti sarebbero stati d'accordo a bloccare l'iniziativa. La questione è
esplosa a fine primavera, quando il sindaco Pizzolitto ha scoperto che il 23
giugno avrebbe dovuto avere luogo l'inaugurazione della targa, presente il
deputato di An Roberto Menia. Il sindaco però non ne sapeva nulla, perché in
giunta la richiesta del Comitato 10 febbraio, che l'aveva avanzata
all'assessore alla Cultura Piredda, non era mai approdata. Il sindaco ha
quindi congelato il tutto, chiedendo lo svolgimento di un percorso più
corretto, conclusosi però non con una discussione in giunta, ma con una
riunione di maggioranza che ha posto il veto sulla targa.
la. bl.