PIRANO Durante la trasferta di due giorni del premier e dei suoi collaboratori nel Litorale, il ministro dell'Istruzione e lo Sport Milan Zver ha visitato a Pirano il cantiere della scuola elementare italiana «Vincenzo De Castro», che si sta ristrutturando con i mezzi dei governi sloveno ed italiano, dopo di che è stato ospite della Comunità degli italiani «Giuseppe Tartini», mentre il direttore dell'Ufficio governativo per le nazionalità, Stanko Baluh ha avuto un colloquio con i responsabili dei programmi italiani di Tv e Radio Capodistria. A Milan Zver, che si è detto soddisfatto di come procedono i lavori alla «Vincenzo De Castro», sono stati illustrati i principali problemi delle scuole della minoranza. Si è parlato della problematica dei libri di testo, che devono essere tradotti e si è parlato della formazione degli insegnanti. Al ministro è stato fatto presente pure il problema delle retribuzioni dei docenti, che operano in un ambiente slavofono e che per questo motivo sono spesso costretti a lavorare di più rispetto ai loro colleghi sloveni. Zver ha ribadito la disponibilità del suo dicastero a venire incontro alle esigenze della minoranza, ma ha anche ricordato che si deve tener conto dell'aspetto finanziario delle richieste, che non sempre è possibile accontentare. In quanto alla scuola, i lavori sono a buon punto e gli alunni potranno nuovamente entrare nel loro vecchio edificio – rimesso naturalmente a nuovo – con l'inizio del prossimo anno scolastico. Con il direttore generale di Rtv Slovenia per i programmi italiani Antonio Rocco e con i capiredattori responsabili dei programmi italiani di Tv e Radio Capodistria, Robert Apollonio e Aljosa Curavic, il direttore dell'Ufficio per le nazionalità Stanko Baluh ha discusso invece di finanziamenti, di mantenimento dell'attuale livello occupazionale, e della possibilità di trasmettere i programmi di Tv Capodistria attraverso un canale satellitare tutto suo. Rocco ha sottolineato in particolare il problema dei quadri professionali: con meno giornalisti e redattori, frutto di pensionamenti ma anche di una politica di austerity da parte della direzione dell'Ente, in futuro si rischia di produrre meno programmi. Nel corso dei colloqui si è discusso anche di possibili sostegni finanziari straordinari per progetti particolari, come la sottotitolazione di alcuni programmi, ma anche la Tv transfrontaliera, che coinvolge Tv Capodistria e la sede regionale Rai di Trieste.