L’8 maggio 1945 terminava la Seconda Guerra Mondiale in Europa con la resa incondizionata della Germania, mentre sarebbe proseguita in Estremo Oriente fino ai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki.
Di lì a poco il Processo di Norimberga avrebbe messo alla sbarra i gerarchi nazisti responsabili di crimini di guerra e del genocidio di 6 milioni di ebrei, analogamente a quanto avvenne nel Processo di Tokyo a carico dei vertici politici e militari del Giappone che si erano macchiati di efferatezze durante il conflitto.
In questa videoconferenza organizzata da Anna Maria Crasti (Vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), il Prof. Andrea Bienati affronta uno dei temi che assillano la nostra civiltà e la mettono in serio pericolo: quello della colpevolezza dei sicari nazifascisti nella persecuzione degli ebrei, affrontato nel Processo di Norimberga appunto.
Malgrado gli sforzi per ristabilire la giustizia relativamente a quegli avvenimenti, e infliggere le giuste condanne ai colpevoli, tragedie simili si sono ripetute, fino ai giorni nostri.
Risulta quindi opportuna una trattazione limpida sul concetto di crimine e sul concetto di reato, perchè ognuno di noi possa riflettere esaminando la propria coscienza e valutare la propria “humanitas”.