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Il ”puzzle” albonese (Voce del Popolo 22 ott)

ALBONA – Il Teatrino nella Città Vecchia di Albona ospiterà domani, sabato 23 ottobre, l’undicesimo convegno annuale di studio della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, con la partecipazione di studiosi croati e italiani su aspetti della storia del territorio, frutto di ricerche attuali. In programma una serie di interventi nell’ambito dei quali i relatori, per lo più storici istriani e triestini, parleranno del passato dell’Albonese. Il convegno viene organizzato dall’associazione, che ha sede a Trieste, in collaborazione con l’Archivio di Stato del capoluogo giuliano, la Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” e il Museo civico di Albona.

L’incontro si aprirà alle ore 10. Annunciati gli interventi dell’archeologa Kristina Mihovilić, che parlerà di “Lo scavo del castelliere Torre-Gradaz sopra Valmazzinghi e nuovi dati per la fondazione dei castellieri”, dello storico Gaetano Benčić, di Torre (insegna storia e geografia presso la Scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” di Buie), che si soffermerà su “Osservazioni sulla topografia degli insediamenti tardo antichi e medievali dell’Albonese”, come pure del suo “collega” Denis Visintin, direttore del Museo Civico di Pisino, la cui relazione è intitolata “La campagna istriana in epoca veneziana”. “Scultura medievale nel Duomo di Albona” è il titolo del contributo dell’archeologo e storico dell’arte Marino Baldini, di Parenzo; “Dalla biblioteca civica di Trieste, su Flacio Illirico nella cultura italiana” sarà la relazione di Gianfranco Hofer, segretario della Deputazione; “Da Albona a Ragusa: uomini e percorsi della prima età moderna” è il tema scelto da Giovanna Paolin, direttore delle pubblicazioni della Deputazione; “Fondi su Albona nell’Archivio di Stato di Trieste” verranno illustrati da Grazia Tatò, presidente del Consiglio direttivo dell’istituzione triestina, mentre Giuseppe Trebbi, uno dei consiglieri della Deputazione, contribuirà al convegno con la relazione “Sestan su Albona, tra fine ‘800 al ‘900”. I loro colleghi Antonio Cernecca e Massimo Degrassi parleranno rispettivamente di “Rapporti tra Tomaso Luciani e Giuseppina Martinuzzi” e “Arte e committenza pubblica negli anni Trenta: il caso di Arsia”. Fra i relatori pure Tullio Vorano, direttore del Museo civico di Albona, che si soffermerà a parlare del patrimonio veneto ad Albona, mentre il suo collega Vedran Kos affronterà il tema degli insediamenti dell’età del Bronzo nell’Istria orientale.

Va rilevato che nell’ultimo decennio questi appuntamenti di studio con cadenza annuale sono fra le attività principali promosse dalla Deputazione, costituitasi formalmente il 18 settembre 1965 a Trieste. Questi incontri di studio e di riflessione storico-culturale si tengono di regola in località della Venezia Giulia particolarmente ricche di tradizioni. Gli interventi sono incentrati sulle vicende e sui beni culturali che caratterizzano il territorio e il suo patrimonio complessivo. Uno dei convegni precedenti si è tenuto a Rovigno, mentre l’idea di organizzare l’undicesimo appuntamento ad Albona è nata nel corso di alcuni colloqui tra Vorano e Hofer: l’iniziativa sarebbe stata proposta al segretario della Deputazione dal direttore del Museo albonese, che, dopo aver letto una delle pubblicazioni dell’istituzione triestina – cioè la rivista “Quaderni Giuliani di Storia” – si è fatto avanti con il collega triestino.

Tanja Škopac

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