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Il recupero delle cappelle votive nel buiese

Nel buiese prosegue il recupero delle numerose edicole votive o cappelle sparse sul territorio. Alla fine verranno collegate da un percorso ciclabile o trekking che andrà ad arricchire l’offerta del turismo culturale.

Per il recupero e valorizzazione dell’edicola votiva dedicata a Sant’Andrea che si trova presso il poligono di tiro, si è ricorsi a una soluzione in chiave moderna, o meglio ne è stata realizzata una nuova che comunque conserva la valenza religiosa. Della vecchia sono rimaste solo alcune pietre per cui era praticamente irrecuperabile. Si è così optato per la proposta della giovane architetto Doria Gobić: la statua stilizzata del Santo, opera dell’artista Lovorka Lukani, rinchiusa in una teca in vetro tra due lastre in pietra che associano ai due campanili di Buie.

Sul territorio buiese ci sono in tutto 24 edicole votive chiamate anche cappelle o cappellette collocate all’interno dei borghi, all’incrocio delle strade, ai confini dei possedimenti terrieri, in generale nei luoghi legati alla vita rurale di un tempo. Sono un segno della devozione popolare che si è tramandata da generazione in generazione, un invito alla preghiera, rassicurano e incoraggiano.

Finora ne sono state recuperate 4, ne rimangono dunque 20. L’iniziativa per il recupero è partita dal giovane poeta del luogo Valter Turčinović con la collaborazione del fotografo Slađan Dragojević. L’idea sostenuta dal Comune e dalla Regione è di collegarle tutte dopo che saranno ricostruite, con un percorso ciclabile e trekking da inserire nell’offerta del turismo culturale del territorio.

Valmer Cusma
Fonte: Radio Capodistria – 21/07/2024

Foto: Radio Capodistria
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