Il Ritorno alla Terra dei Padri approda al Festival di Venezia

Il cinema della frontiera adriatica sarà rappresentato al Lido di Venezia durante la Mostra del Cinema con due interessanti documentari grazie all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e al Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, con il patrocinio della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.

Primo appuntamento venerdì 6 settembre alle ore 17:00 presso La Villa Giffoni Hub (Lungomare Marconi, 56 – vicino all’Hotel Excelsior) con la presentazione del docufilm “Rotta 230° – Ritorno alla terra dei Padri” prodotto da Rai Cultura. Con la moderazione del critico cinematografico Alessandro Cuk (presidente del Comitato provinciale di Venezia dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), interverranno il regista Igor Biddau, il produttore Gianluca Pirazzoli, Mauro Manca e Giulio Marongiu, membri dell’equipaggio del Klizia, Renzo Codarin (presidente nazionale dell’ANVGD e di FederEsuli), Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, ed Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia; saranno presenti gli Assessori del Comune di Alghero (SS) Raniero Selva e Roberto Corbia.

Il “ritorno alla terra dei padri” è stato compiuto un anno fa da Klizia, una barca con a bordo un equipaggio di esuli di prima e di seconda generazione, salpati da Alghero e giunti fino a Pola, in Istria. Così facendo hanno idealmente percorso a ritroso il viaggio compiuto da una flottiglia di pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli che, dopo aver trovato asilo a Chioggia avendo abbandonato le cittadine della costa istriana annesse alla Jugoslavia comunista dopo la Seconda Guerra Mondiale, fecero nella primavera 1948 il periplo dello stivale per giungere a Fertilia, in Sardegna. Si trattava di una città di fondazione rimasta incompleta e abitata solamente da coloni veneti e ferraresi che avevano bonificato le circostanti paludi nell’anteguerra.

Il viaggio di Klizia ha costituito non solo un ritorno alle radici della comunità della diaspora giuliano-dalmata, che ha seguito con passione ed affetto il capitano Giulio Marongiu, esule da Pola che fino allora non era più tornato nella sua città natale, assieme al figlio Federico, a Mauro Manca (ideatori dell’Ecomuseo Egea di Fertilia) e a Giuseppe Bellu, ma ha fatto tappa pure a Ferrara e a Venezia, andando a ricongiungere tutti i fili della storia di Fertilia, città di accoglienza e di resilienza.

Klizia è stata al centro dell’attenzione anche a Trieste, capitale morale dell’esodo giuliano-dalmata, e alla Barcolana, la regata più frequentata del Mediterraneo; a Gorizia, che è stata simbolo di un ingiusto confine e si avvia ad essere Capitale Europea della Cultura assieme alla slovena Nova Gorica nel nome di una nuova collaborazione transfrontaliera; in tutte le cittadine istriane in cui ha fatto scalo, venendo accolta calorosamente dai rappresentanti della comunità italiana autoctona; e in tanti porti italiani ove c’erano ad aspettarla non solo esuli e discendenti di esuli, ma anche sempre più persone incuriosite da questo percorso identitario. 

Questa storia è diventata un film, un emozionante viaggio nella memoria degli esuli istriani, fiumani e dalmati, diretto da Igor Biddau. Una storia di resilienza che rivive grazie alla pellicola prodotta da Time Multimedia. 

 

La Voce del Popolo – 05/09/2024

L’intervista del Tg regionale della Sardegna al regista Igor Biddau:

https://www.rainews.it/tgr/sardegna/video/2024/09/rotta-230–ritorno-terra-padri-mostra-cinema-venezia-2e456e15-9e48-4a13-b386-cbd034ce9637.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews

 

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